Territori a sé stanti
| buttato dentro il 19 Settembre 2007 | alle ore 14:14 | da Alessandro Mano | nelle categorie aosta, psico, storie di vita vissuta | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, bmw, coca cola, hamburger, incidente, mcdonald's, mcdrive, ronald mcdonald | se hai qualcosa da dire leggi i 2 commenti e aggiungine un altro » |L’altra sera ero al McDrive, il take away automobilistico di McDonald’s, a metà tra un “Drive in” della ciccia e un pit-stop dello stomaco.
La coda per hamburger e patatine e cocacola annacquata era lunga: complice l’ora tarda, il buio ormai tagliente e la mia mente stramba, attorniato sulla mia Punto da una Bmw (davanti) e da una Bmw (dietro), mi è venuto da pensare a come ci si comporta in caso di incidente al McDrive. Niente di eccezionale, anche solo un mini tamponamento, una graffiatina alla carrozzeria. Tantopiù che la rampa di accesso al McDonald’s di Aosta (sì, il Mac di Aosta, non uno dei Mac di Aosta… ce n’è solo uno in tutta la Valle) è stretta, d’acciaio, tortuosa e, a vederla, instabile.
Ho immaginato scene di delirio nel compilare la constatazione amichevole, tra una sgranocchiata ad una patatina o ad un McNugget, che sennò si freddano. Ho immaginato le carte (assorbenti) bollate in caso di colpa o negligenza del signor Ronald McDonald, lui e la sua schiera di avvocati con le scarpe di dieci numeri in più.
Poi ho pensato che nulla di tutto questo sarebbe reale: il McDonald’s è un mondo immaginario, dove tutti si resta piccini (anche io che quasi non mangio carne e vivo di cibi sani cedo al fascino delle schifezzuole d’oltreoceano), dove tutto è bontà, perfezione e puntualità, dove gli incidenti non sono immaginabili.
E soprattutto si è su suolo privato, dove il codice della strada non vige…
Ne so qualcosa… :)
Già, e pensare che faccio sempre fatica ad associare il nick al tuo facciozzo… :-P