Quella volta che Boldi e De Sica progettarono il nuovo mercato coperto di Aosta

| buttato dentro il 23 Novembre 2017 | alle ore 11:25 | da | nelle categorie aosta, stra-cult | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

mktAd Aosta c’è un mercato coperto. Dentro ci sono otto (OTTO!) ambulanti, un intero piano è vuoto. C’è un po’ di passaggio il martedì, giorno del mercato settimanale. Altrimenti c’è il deserto.
Il Comune decide di affidare uno studio per rifarlo.
Sceglie la premiata coppia Boldi&De Sica, due architetti di fama internazionale. Poi si scopre che Boldi&De Sica non lavorano più insieme: “Bando a un’azienda fantasma”, dicono i giornali. La Boldi&De Sica scrive piccata alla stampa, tramite avvocatoni, per dire che come sempre è bugiarda perché non solo la Boldi&De Sica esiste ancora, ma si chiama solo Massimo Boldi srl. C’è pure una Christian De Sica snc, ma siamo noi giornalisti a non capire niente perché la partita Iva della Boldi srl è la stessa della Boldi&De Sica. E che “solo Boldi” è uguale a “Boldi più De Sica”. Suvvia.
Aosta prima voleva ispirarsi al mercato di San Lorenzo di Firenze, una figata galattica. Ma Firenze è una città con un milioncino di abitanti attorno e milioni di turisti l’anno, Aosta è un buco con 50 mila anime, cintura compresa.
Non si sa come, la vicesindaca di Aosta conosce una funzionaria di Venaria Reale, che le dice che loro hanno un progetto fichissimo per un mercato coperto. Glielo ha fatto la signora moglie di Boldi della Boldi&De Sica, che inizia a venire ad Aosta spesso perché la suocera di Boldi vive in Valle d’Aosta e le trasferte non gliele devono neanche pagare. È fatta: Aosta avrà un nuovo mercato, finalmente.
Però, però. Ieri in Consiglio comunale, salta fuori che a Venaria un mercato coperto non esiste. Non c’è. «Ma la moglie di Boldi è bravissima, è diventata anche assessora all’Urbanistica del Comune di Genova» dice la nostra vicesindaca. Per un sindaco di centrodestra, aggiungo.
Alzo il telefono e scopro che a Venaria sto benedetto mercato voleva farlo la passata amministrazione di centrosinistra (poi commissariata), ma il progetto della Boldi&De Sica del 2009 è fermo nei cassetti. Il vicesindaco di Venaria, del Movimento 5 stelle, prima cade dal pero: «Son qui da due anni e mezzo, le assicuro che un mercato coperto non ce l’abbiamo e non ho mai visto progetti per farne uno». Poi mi richiama, mi spiega che si è informato e lo studio in effetti c’è: «Ma è stato valutato poco sostenibile dal lato economico e gli stessi operatori commerciali si sono opposti».
Ecco. È un po’ come se un Comune proponesse ai suoi cittadini un innovativo trenino di montagna. «Ci siamo ispirati a un progetto fighissimo: si chiama Pila-Cogne. L’ha fatto la Boldi&De Sica, anche se ora è rimasto solo Boldi».
Cipollino!



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