Raffaella Carrà loves VdA
| buttato dentro il 9 Maggio 2019 | alle ore 18:59 | da Alessandro Mano | nelle categorie demenza giovanile, news | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |Circola nel web da qualche settimana una mappa estrapolata da «Tanti auguri», successo immortale di Raffaella Carrà che sancisce che è bello far l’amore soltanto da Trieste in giù. Sottintende, Raffaellona, che da Trieste in su insomma, non è mica la stessa cosa. Forse l’ardore non è lo stesso, la passione scema, i nordici sono freddi e poco prestanti. Sottintende tante cose, bisognerebbe intervistare lei e i suoi autori.
Ecco, nel piccolo del provincialismo nostrano, in Valle d’Aosta è serpeggiato un filo di terrore: la Raffa’s Line, una nuova Maginot da non oltrepassare, ci taglia fuori.
Non che i valdostani si considerino amatori d’eccellenza: si considerano eccellenti in qualunque pratica dello scibile umano. Mica poteva essere l’arte amatoria l’unica in cui non toccavano picchi di livello internazionale.
In ogni caso, da un’accurata analisi della mappa e grazie al prezioso supporto di Bruno, il risultato è sorprendente. Il parallelo di Trieste corre appena a Sud di Aosta. Ma Trieste è molto ampia, ha un’estensione di più di 5 chilometri. Se si considera che senz’ombra di dubbio Raffa includeva anche la città giuliana tra i luoghi in cui la soddisfazione amatoria era di alto livello, ecco che la linea si sposta ancora un po’ verso Nord.
E sì, Aosta è compresa. Tirate pure un sospiro di sollievo e ditelo ai turisti, che stiano pure tranquilli.
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