Virgin Radio Italia!

| buttato dentro il 12 Luglio 2007 | alle ore 11:18 | da | nelle categorie musica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

E’ viva. Evviva! Virgin Radio, solo rock, solo solo rock. Cercate la frequenza su virginradioitalia.it e via…


Chissà perché! #19

| buttato dentro il 3 Maggio 2007 | alle ore 21:49 | da | nelle categorie domande, musica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Per quale motivo, dando in mano una qualsiasi canzone di successo a Laura Pausini, esce fuori uguale a tutte le altre canzoni di Laura Pausini e fa cagare?


Scratchy a Tava

| buttato dentro il 22 Aprile 2007 | alle ore 12:04 | da | nelle categorie musica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Ieri sera, ho visto il reggae. Grazie a Tavagnasco Rock, è giunto in Italia il Mile Danna dei Caraibi, con tanto di cappello da Landzette in testa.

Nell’immagine ©AM, Scratch si gratta ‘a capa…


Nuovo inno ufficiale valdostano

| buttato dentro il 10 Aprile 2007 | alle ore 16:03 | da | nelle categorie aosta, musica, politica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

E’ stato introdotto, insieme alla raccolta “porta a porta” dei rifiuti, il nuovo testo per l’inno ufficiale della Regione autonoma Valle d’Aosta:

Montagnes valdôtaines
d’ordures ménagères
vous êtes mes amours


Vantaggi dell’essere un finto giornalista

| buttato dentro il 17 Febbraio 2007 | alle ore 10:09 | da | nelle categorie musica, storie di vita vissuta, stra-cult, tivì | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Stamattina, ore 9:50. Sono abbastanza rincoglionito. Squilla il telefono. È una ragazza dell’Ipsos che vuole farmi alcune domande sul Festival di Sanremo in quando consumatore.
Bene, non ne sono entusiasta, ma accetto. Dopo una sfilza di domande, tre minuti al telefono, mi chiede se «qualcuno nella sua famiglia lavora nel settore delle ricerche di mercato, della carta stampata, delle emittenti tv». Beh, sì, insomma… Io in qualche modo collaboro con una agenzia stampa… Molto saltuariamente e quasi solo per la gloria, ma non posso negarlo.

«La nostra intervista finisce qui!».


L’arte della cover – Menabrea Jammin’ Festival – La Salle – 07/08/2006

| buttato dentro il 8 Agosto 2006 | alle ore 12:49 | da | nelle categorie aosta, musica, storie di vita vissuta | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , , , , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

L’arte della cover è una delle più difficili del mondo. Rifare una canzone di successo alla propria maniera, più o meno scancagnata non è mai facile. Eppure provano a farlo tutti, anche con repertori propri alle spalle degni di nota.

Piccola guida alla cover

Per fare una cover di un pezzo famoso, le alternative sono tre:
Caso 1) fare lo stesso pezzo, ma in maniera completamente diversa;
Caso 2) fare lo stesso pezzo alla stessa maniera, ma meglio;
Caso 3) fare lo stesso pezzo in maniera oscena.

Il maggiore livello di difficoltà se lo spartiscono “caso 1″ e caso 2”. Continua…


Cosa mi piace degli italiani #02

| buttato dentro il 13 Giugno 2006 | alle ore 19:42 | da | nelle categorie musica, sport | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

La città la sera della partita. “Le strade vuote / non c’è neanche il classico cane / ha vinto ancora / signora televisione”. Spostamenti rapidi, silenzio catartico, concentrazione che traspare dalle luci bluastre alle finestre.


Squallore da (s)ballo

| buttato dentro il 30 Aprile 2006 | alle ore 13:24 | da | nelle categorie musica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Segnalo oggi questo splendido brano anni ’70, che è giunto in vetta alle charts inglesi nel 1977, di un duo spagnolo dance-squallido che fa impazzire i sudditi di Her Majesty.
Baccara, Yes sir I can boogie.


The Strokes – Il miglior album dell’anno

| buttato dentro il 16 Febbraio 2006 | alle ore 21:01 | da | nelle categorie musica, recensioni | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Raramente duplico i miei interventi. Questa volta però questo misfatto merita veramente di essere attuato. First impression of earth degli Strokes è un album davvero fantastico.
Lo avevo sentenziato dopo il primo ascolto e lo ribadisco dopo che il numero degli ascolti ha superato il centinaio, se non i 150. In un mese. Raramente mi capita di ascoltare (per intero) un album così tante volte. Veramente piacevole, vario. Ad ogni ascolto se ne scopre un lato che prima non si era notato. È quasi un disco feticcio, per la ricchezza del libretto, quasi barocco, che dopo le mistificazioni dei Coldplay (che non hanno nemmeno pubblicato i testi) è ritornato quasi un’opera a sé, con dignità stilistica e impaginazione notevole.
Saranno dei coglionazzi, ma ci sanno fare. Hanno trainato il rock and roll, assieme ai White Stripes, ad una nuova rinascita, l’ennesima. E sono riusciti a tirar fuori 14 canzoni con testi non scontati, riff curati e parti vocali meno elementari. Quasi un disco epocale, per questi versi, soprattutto in questi ultimi tempi di sole e poche nicchie eccellenti contro masse tunzettare e scontate.
La canzone più banale è forse Razorblade, ma non se ne vuole più andar via dalla testa. “My feelings are more important then yours / Sweetheart / Your feelings are more important of course”. Ask me anything tronca con la prima parte del disco e con il passato di Room on fire, ma è stata fin troppo mitizzata dalla critica: quando parte decisa Electricityscape il fan storico tira un sospiro di sollievo e può tornare a sentire le amate chitarre di Nick Valensi e Albert J. Hammond. Ogni canzone potrebbe essere lanciata come singolo, nessuna ha la debolezza creativa di eventi precedenti e starebbe bene nelle playlist delle radio più di tanti Chariot o Robbie Williams bolliti.
Fear of sleep ricorda a tratti le coltellate degli italici Afterhours: loro però avevano e mettevano paura del buio. -ize of the world ha il finale che amo di più di un brano musicale. Semplicemente, finisce, senza tirarla per le lunghe. Grazie. Continua…


The Strokes – First impression of “First impression of earth” – Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!! Che goduria!!

| buttato dentro il 13 Gennaio 2006 | alle ore 21:19 | da | nelle categorie musica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Freschi, finalmente. Con un sound diverso, una voce curata, strumentisti che suonano nel vero senso del termine. In tre parole, visto che non ho mai saputo fare recensioni musicali, la maturità artistica.