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buttato dentro il 4 Aprile 2008 |
alle ore 8:52 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio ecoterrorismo, inceneritore, palais aosta, roma, valle d'aosta |
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Il livello del confronto politico, in Valle d’Aosta, è sceso parecchio da molti anni. Ora però siamo a livelli da oratorio, mancano solo “tuo fratello puzza” e “lo dico alla maestra“. L’ultima è fresca fresca: se si è contrari alla costruzione di un inceneritore, incastonato nel bel mezzo di una valle alpina al centro della zona più popolata, si è ecoterroristi. A me sembra il contrario, ma si sa che io sono strano…
Anziché valutare nel merito la proposta, si va subito a screditare l’avversario (così come era successo per la nuova regolamentazione per l’artigianato di tradizione, l’ospedale, il casinò, il palais Aosta) anziché dibattere la questione, discuterne.
Per completare il bel quadretto, manca solo un panzone anti-abortista e un transessuale, e poi il teatrino può rivaleggiare con Roma in piena dignità.
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buttato dentro il 1 Aprile 2008 |
alle ore 9:35 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, notizia del giorno, politica, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio digos, gericus bellorto, la stampa, luciano caveri, web |
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Oggi questo blog è finito, suo malgrado, sulla sezione regionale della Stampa, all’interno di un’intera pagina di cronaca giudiziaria dedicata ad una serie di esposti anonimi apparsi su numerosi mezzi di stampa, siti web e blog, diffamanti numerosi politici e personaggi pubblici; parte di quell’immondizia era finita anche tra i commenti di questo blog, quando era su blogger. Non entro nel merito della vicenda, i cui accertamenti sono conclusi, ma che andrà ancora avanti per le lunghe.
Preciso solo una cosa, e non dovrei nemmeno farlo. Monsieur le président, Caveri, ha commentato: «E’ stato faticoso e a volte doloroso reggere a una marea montante e nauseabonda, fatta di […] blog grondanti di veleno che riguardavano me, mia moglie e gli altri miei famigliari». In tutti e tre i blog (questo, Gericus Bellorto e persino nel defunto bolscevico) i “veleni” provenivano da persone estranee alla gestione e sono stati immediatamente eliminati da tutti e tre i “padroni di casa”; aggiungo anche che i commenti incriminati erano legati a post che riguardavano tutt’altro argomento.
Andiamo con i piedi di piombo in entrambe le direzioni: la frase avventata di Caveri potrebbe essere male interpretata, e la Digos si sa, tutto vede… Continua…
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buttato dentro il 27 Marzo 2008 |
alle ore 15:13 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio federico lombardi, islam, magdi allam, medio oriente, occidente, vaticano |
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Magdi Allam l’ha proprio fatta fuori dal vasino se Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha dovuto precisare che le sciocchezze dette da “Cristiano” Allam sono deliri suoi personali.
Meno male. A questo punto però il rammarico è doppio: un musulmano “moderato” (ancorché finto e non praticante) ha perso ogni credibilità come interlocutore per il Medio Oriente, e si ha in cambio un cattolico estremista, con poca credibilità in partenza come interlocutore per l’Occidente…
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buttato dentro il 26 Marzo 2008 |
alle ore 11:39 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio hamas, islam, israele, magdi allam, usa, vaticano |
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«Il Vaticano non può sperare in buone relazioni con i musulmani e allo stesso tempo continuare incitare all’odio e al razzismo contro una religione che ha un miliardo e mezzo di fedeli. Il problema non è la conversione in sé, ma l’atmosfera vendicativa che ha circondato la cerimonia, comprese le allusioni e le insinuazioni anti-islamiche».
Parole che avrebbe potuto dire chiunque con autorevolezza, ma dette da Hamas, il nemico storico di Israele e degli Stati Uniti, verranno bollate come estremiste.
In fondo, sono più moderate e contenute del “non esiste un islam moderato” di Allam, che suona simile al richiamo alla guerra santa di qualche imam estremista, che insulta allo stesso modo miliardi di cristiani “infedeli”.
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buttato dentro il 25 Marzo 2008 |
alle ore 20:06 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio cattolicesimo, islam, magdi allam, moderati, papa, populismo, roberto calderoli, silvio berlusconi, umberto bossi, vaticano |
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«Ora sono cattolico, perché non esiste un islam moderato».
«Non si può parlare di islam moderato ma piuttosto di musulmani moderati, poiché il dialogo è possibile solo con chi, in partenza, aderisce ai valori assoluti. Primo fra tutti la sacralità della vita. E’ il principio fondamentale: ma la vita è oltraggiata e villipesa al punto che, per alcuni, come i terroristi suicidi, la massima spiritualità cui ambire è la morte».
Ho sempre pensato che Magdi Allam fosse in malafede. Per cui, ogni critica su di lui mi è impossibile, sono prevenuto. E’ inutile che dica che trovo di cattivo gusto l’ostentazione della fede, trovo ripugnante che il Papa si presti per questi teatrini, trovo controproducente che un neo-cattolico convertito spari a zero sulla sua religione precedente.
Non mi spingo troppo oltre: trovo però sporco e indecente che una persona che si spaccia come “intellettuale” possa dire tante cose false in così poche righe. Tanto qualunquismo, odio, doppiogiochismo. Quelle parole le può dire un Bossi, un Berlusconi, un Calderoli: populismo come materia prima per la disinformazione, che alimenta odio e rancore. Ben poco cattolico, come atteggiamento. Ma se le stesse cose le dice un egiziano, un islamico, un arabo, beh… è triste. Vergognoso.
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buttato dentro il 25 Marzo 2008 |
alle ore 13:09 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, genialità, politica, web |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio fosson, carlo perrin, ego perron, elezioni, explorer, firefox, roberto nicco, web |
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L’alleanza autonomista e progressista ha messo su il proprio sito internet per le elezioni politiche. Sui manifesti elettorali, era sponsorizzato come niccoperrin.it, dominio che è registrato, ma non funziona. Ora, nella seconda tornata di manifesti e inserzioni, è sponsorizzato come niccoperrin.info, registrato e ovviamente non funzionante.
Niccoperrin.com? Non registrato.
Il .net? Libero anche questo.
Infine, niccoperrin.org: questo funziona, per modo di dire. La sezione “eventi e news” è vuota, la sezione “foto” è vuota, i “commenti” non ci sono. In pratica, una vetrina vuota.
Insomma, amano il web allo stesso modo dei loro diretti concorrenti, perronfosson.com, che hanno dato il meglio di sé nelle tradizioni valdostane, presentando questa bellissima “calotta cranica sezionata” in home page (nell’immagine a destra), bellissimo e costoso biglietto da visita, che con firefox si vede male e che con explorer non si vede proprio.
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buttato dentro il 23 Marzo 2008 |
alle ore 20:42 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio islam, madgi allam, vaticano |
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Magdi Allam è fisiologicamente rimbambito e storicamente demente
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buttato dentro il 18 Marzo 2008 |
alle ore 18:49 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio partito democratico, pullman, walter veltroni |
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In realtà sono due.
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buttato dentro il 17 Marzo 2008 |
alle ore 15:50 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio fosson, la vallee notizie, martufello |
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Per la rassegna “Le rubriche che non avremmo mai voluto vedere su questo blog e nemmeno sugli altri“, ecco “Tale e quale“, una rubrica che il settimanale valdostano La Vallée notizie propone ai lettori da qualche tempo, con le somiglianze tra VIPs locali e VIPs nazionale e internazionali.
Il numero zero (nel senso che probabilmente la rassegna si fermerà qui) di Tale e quale propone il comico Martufello (a sinistra) e l’assessore alla sanità valdostano Antonio Fosson, candidato al Senato.

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buttato dentro il 15 Marzo 2008 |
alle ore 12:29 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aiat, cleto benin, elezioni, eurotravel, popolo della liberta, turismo, valle d'aosta |
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Cleto Benin, imprenditore e capo supremo di Eurotravel, ha aperto la campagna elettorale come candidato del PdL: «In Valle d’Aosta non c’è mai stata una programmazione in campo turistico». Lo dice da anni, supportato da esperti valdostani, nazionali e internazionali, e ha proposto anche numerose soluzioni per risolvere il problema: l’uscita dalla Regione dal mercato turistico, un miglioramento delle condizioni dell’accesso al credito, una regia unica che pianifichi realmente lo sviluppo. Inutile dire che tutte queste proposte sono state finora inascoltate: la Regione, oltre a possedere quasi tutte le aziende degli impianti di risalita e di trasporto, diventa anche albergatrice; il sistema bancario è provinciale e inadatto, le banche locali supportate dal potere anziché migliorare la concorrenza la ostacolano; il progetto del centro unico per la promozione e l’informazione turistica è arenato da anni, e così ci si presenta con un assessorato regionale piuttosto confuso nelle politiche da perseguire, 11 AIAT e 11 consorzi degli operatori spesso in conflitto tra loro, gli assessorati comunali e i portatori di interesse a dare aria alle braci.
Tutto giusto, tutto molto bello. Peccato che la destra, anziché proporre soluzioni per l’economia, puntare sul liberismo e porsi come alternativa seria al potere attuale, la butti in caciara parlando a sproposito di libertà negate, di riforme del lavoro, di politica estera.
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