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buttato dentro il 10 Dicembre 2017 |
alle ore 16:08 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie storie di vita vissuta |
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Ho visto un tizio con il pandino. Ci aveva montato le catene, ma sgasava così tanto che le ruote davanti pattinavano.
Mi chiedo sempre dove cavolo vogliate andare tutti. Nevica, è domenica e i regali li fate tutti la vigilia. Si sta a casa a guardare cadere la neve e a mangiare cioccolata calda, forza.
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buttato dentro il 9 Dicembre 2017 |
alle ore 15:44 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie storie di vita vissuta |
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Ieri mi sono chiuso fuori. Uscendo ho preso per sbaglio le chiavi di casa dei miei genitori.
Nel piccolo dramma umano, penso: «Pirla che sono, vado dai miei a prendere la copia delle chiavi di casa mia».
Percorro le poche centinaia di metri che separano le nostre umili magioni. Arrivo davanti alla porta, scampanello e cristono: «Ecco, non ci sono. Adesso come faccio?». Continua…
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buttato dentro il 18 Febbraio 2010 |
alle ore 21:14 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, news, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aostasera, blog, l'unita, votantoine |
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Quando un blogger vero inizia a scrivere per L’Unità, lo scrive sul suo blog.
Quando il titolare di un blog semi-abbandonato inizia a scrivere per un quotidiano on-line vero, come AostaSera.it, deve portare avanti la tradizione. Buona lettura.
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buttato dentro il 15 Febbraio 2010 |
alle ore 19:21 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, autostrada, frecciarossa, milano, pdl, torino, trasporti |
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Avrò un’abbronzatura autostradale perfetta.
Com’è un’abbronzatura autostradale? Se esiste quella da muratore, esiste anche quella autostradale. In pratica, ti arrostisci solo un lato della faccia e del collo, e una delle due braccia. In questo caso, solo la mano sinistra, perché l’inverno sconsiglia canottiere da camionista, se non sei un camionista. Continua…
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buttato dentro il 25 Febbraio 2009 |
alle ore 12:25 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, milano, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, augusto rollandin, emilio revil, emily rini, fausto revil, john f kennedy, lambrate, luciano caveri, lutto, milano, roberto mancini, suicidio, treno, uahlim, union valdotaine, valle d'aosta, zhukov |
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Emilio Révil era un rompiballe. Un metodico. Uno che doveva sempre avere una spiegazione per tutto, ogni sua mossa derivava da una scelta razionale. Al di là dell’ansia compulsiva e dei problemi psicologici che lo affliggevano ormai da anni, doveva avere sempre tutto chiaro, per sua indole.
L’ultima volta, lo avevo sentito poco dopo le elezioni regionali, quando aveva spiegato di aver votato Luciano Caveri, perché aveva dato spazio ai suoi problemi tramite il suo sito, Emily Rini, perché (diciamo così) è una bella ragazza, e Augusto Rollandin, perché gli era stato vicino al funerale del padre. Tutto doveva avere una spiegazione, anche quello che non doveva per forza averne una. Anche la scelta di iscriversi all’Union Valdotaine, a lungo osteggiata come partito unico valdostano, Emilio la spiegava e la argomentava con passione. Continua…
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buttato dentro il 27 Gennaio 2009 |
alle ore 21:42 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie love, milano, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio amore, corea, giappone, luciana littizzetto, snowboard |
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Due belle ragazze (una lo era, l’altra un po’ meno – ma ai fini del mio raccontino è un aspetto che non conta) discutono tra loro e si siedono non lontano da me. Non posso non sentirle, e d’altra parte se non volessero farsi sentire non si piazzerebbero tra la folla a parlare di fatti propri. Evidentemente non danno peso ai loro discorsi.
Si lamentano entrambe dei propri ragazzi, e in maniera piuttosto decisa; di due aspetti in particolare: del loro abbigliamento e del modo in cui vengono trattate. Materialismo e romanticismo.
Parte una, quella bella davvero: «Quando vado a casa sua, Graziello è vestito come quando va a lavorare, con quei pantaloni sudici e quelle camicie inguardabili». E spiega che, nonostante, gli dica continuamente di rendersi presentabile, il buzzurro non cambia.
Ribatte l’altra, quella bella ma niente di che: «Non dirlo a me, quando vado da Mariotto la sera lo trovo sempre con quei suoi pigiami inguardabili, sembrano le tute da ginnastica degli anni ’80. I miei sono brutti, ma almeno non li metto quando c’è lui a casa». Ascolto, faccio altro, riascolto. I dettagli dei pigiami scendono fino ad un livello di profondità che farebbe perdere a questo blog il suo livello aulico. Come ho detto, non era facile evitare di farsi i fatti loro. Continua…
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buttato dentro il 7 Ottobre 2008 |
alle ore 19:49 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio dea bendata, fortuna, superenalotto |
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… nemmeno stavolta avete fatto sei.
Nell’immagine, la dea bendata in una rappresentazione contemporanea
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buttato dentro il 15 Maggio 2008 |
alle ore 18:08 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, sport, storie di vita vissuta, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio benny hill, brendan fairclough, corrado herin, downhill, foto, mountain bike, mtbnews.it, pila, rai, sam hill, valle d'aosta |
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Ieri sono stato un pomeriggio con il campione del mondo di downhill, Sam Hill, il figlio di Benny Hill.
Foto per pochi intimi, riprese per un servizio Rai: sei top rider tutti per noi, proprio un bel pomeriggio, a Pila.
Ah, e oggi è partito ufficialmente, grazie al signore dei domini web italiani che si è degnato di rispondere alla mia istanza, MTBnews.it.
Nell’immagine ©AM, da sinistra Brendan Fairclough, Corrado Hérin e Sam Hill
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buttato dentro il 1 Aprile 2008 |
alle ore 9:35 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, notizia del giorno, politica, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio digos, gericus bellorto, la stampa, luciano caveri, web |
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Oggi questo blog è finito, suo malgrado, sulla sezione regionale della Stampa, all’interno di un’intera pagina di cronaca giudiziaria dedicata ad una serie di esposti anonimi apparsi su numerosi mezzi di stampa, siti web e blog, diffamanti numerosi politici e personaggi pubblici; parte di quell’immondizia era finita anche tra i commenti di questo blog, quando era su blogger. Non entro nel merito della vicenda, i cui accertamenti sono conclusi, ma che andrà ancora avanti per le lunghe.
Preciso solo una cosa, e non dovrei nemmeno farlo. Monsieur le président, Caveri, ha commentato: «E’ stato faticoso e a volte doloroso reggere a una marea montante e nauseabonda, fatta di […] blog grondanti di veleno che riguardavano me, mia moglie e gli altri miei famigliari». In tutti e tre i blog (questo, Gericus Bellorto e persino nel defunto bolscevico) i “veleni” provenivano da persone estranee alla gestione e sono stati immediatamente eliminati da tutti e tre i “padroni di casa”; aggiungo anche che i commenti incriminati erano legati a post che riguardavano tutt’altro argomento.
Andiamo con i piedi di piombo in entrambe le direzioni: la frase avventata di Caveri potrebbe essere male interpretata, e la Digos si sa, tutto vede… Continua…
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buttato dentro il 22 Febbraio 2008 |
alle ore 21:51 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie milano, storie di vita vissuta, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo barcellesi, duomo, feltrinelli, maurizio milani, milano |
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A Milano, alla Feltrinelli del Duomo. Carlo, un mito.
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