«Dal 2004 è attivo “Azzurro di blog” di Alessandro Mano, che ha gestito a lungo anche un blog dedicato alla mountain bike. Col nome di “manomano” l’autore è una presenza storica della rete valdostana, e interviene anche su altri blog e nei gruppi di discussione».
Così Giulio Cappa ha parlato di me, di questo sito, di questo qui e di quest’altro al TGR Valle d’Aosta di oggi alle 14.00. Per la verità nel servizio si parlava di 76 blog valdostani segnalati da blogitalia.it. Sono molti di più, e molto variegati. Tra blogger però ci si conosce poco…
Lucia Annunziata ieri se ne è andata, sbattendo la porta, ad Annozero di Michele Santoro. Non ho seguito il programma e non ho ancora visto nulla su youtube, ma un comportamento simile non può che essere il coronamento di una carriera magistrale. Sicuramente ricorda quando Berlusconi se ne andò dalla sua trasmissione In mezz’ora perché non poteva dire ciò che voleva ma doveva rispondere a delle domande, e le riteneva faziose. Probabilmente ieri è successa la stessa cosa, ma a parti invertite: la Annunziata filo-israeliana avrà detto che la trasmissione era faziosa, perché qualcuno avrà detto che, in fondo, un migliaio di morti e 20 giorni di bombardamenti per combattere dei terroristi, se non è da nazista è da Bush.
Mi informerò.
Il vero spunto di questo post è un altro: la rubrica delle lettere che la Annunziata cura ogni giorno sulla Stampa. Il peggio che possa esistere in un quotidiano.
Solitamente, una rubrica delle lettere ospita opinioni diversificate, soprattutto su un giornale di “ampie vedute” come quello torinese. Serve, se non a dare risposte, a far riflettere. Penso a Sergio Romano sul Corriere, che usa la sua lunga esperienza per fornire notizie e punti di vista sulle questioni internazionali.
Bene, la rubrica della Annunziata ospita sì opinioni diverse ma, oltre a non far riflettere e a non dare spunti o informazioni, solo il suo pensiero è quello che conta. Contro la destra, contro “una certa sinistra”, come se la sua opinione creasse consenso o dettasse una linea. Continua…
… è corsa ad accaparrarsi i concorrenti dell’Isola dei famosi.
La Destra di Storace: «Patrizia De Blanck la nostra Obama»
L’Italia dei Valori: «Belen Rodriguez è la nostra Obama»
Sudtiroler Volkspartei: «Ela Weber ist unser Obama»
Non sono calciofilo, tifavo pacatamente Milan quando seguivo il calcio come tutti gli italiani medi, e sinceramente del campionato al via non me ne può fregar di meno.
C’è da dire però che torna “90° minuto”, che era l’unico appuntamento degno in cui i gol erano presentati e non urlati, le partite commentate e non sbrodolanti di retorica. Meno male.
Oggi, alle 12.45 circa, su Raitre (in Valle d’Aosta), lunga intervista a Mene, AKA Valdomedio, AKA colui che ha conquistato un sacco di spazio mediatico senza aver fatto nulla più di tanti onesti rapper.
A seguire, telecronaca blog.
Ebbene, Mene ha parlato a ruota libera per 4-5 minuti, spaziando sulla sua musica, sui suoi progetti, e soffermandosi a lungo sulle idee: con questa intervista ha tolto la maschera. Mene non è “Valdostano medio”. La satira si è fermata lì, la critica è proseguita.
Nonostante ciò che ha dichiarato più volte (“la mia è soltanto satira” e “non faccio politica”), si può dire che il pensiero sia evoluto: la satira di Valdomedio è acqua passata, ora Mene porta avanti convinto la critica sociale che ha messo in atto. Ritratto quindi in parte ciò che avevo pensato su “Valdostano medio”: è un’allegoria, una satira a tutti gli effetti, ma il pensiero dell’autore va oltre, ed è un tantino distorto. Di questo è molto convinto, si ritiene appoggiato dai coetanei, e si può credergli facilmente: il disagio per tradizioni non condivise, il fastidio per alcuni aspetti che fanno di una parte della Valle un’entità rimasta ferma ad una cinquantina di anni fa era forte anche quando io stesso avevo quell’età. Continua…
Ho come la sensazione che ci si stia impegnando fortemente per mandar via qualcuno dalla Rai delle Libertà.
Non mi interessa il merito, ma sinceramente un presidente di azienda pubblica dovrebbe intervenire per censurare i comportamenti sgarbiani, non i contenuti…
Stasera il Tg1 ci ha deliziato con un lungo collegamento con la schierata Susanna Petruni, attorniata da un gruppo di giovani urlanti e plaudenti, con un’intervista inginocchiata a Berlusconi, nella quale gli stessi ragazzi applaudivano e urlava al sommo. Meno male che siamo in par condicio: disgustorama…
Stasera, durante il film di Bud Spencer e Terence Hill, è passata la pubblicità della Marcuzzi che fa pubblicità di un preparato a forma di yogurt per andare meglio di corpo.
Con tutti quei fagioli, non ce n’era bisogno.
Credo.
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