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buttato dentro il 25 Gennaio 2008 |
alle ore 18:51 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
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Nella giornata di ieri, a prescindere dai colori politici, Salvatore Cuffaro ha avuto la fiducia, Romano Prodi no. Qualcosa non quadra.
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buttato dentro il 24 Gennaio 2008 |
alle ore 20:02 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie giornalismo, politica, web |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio clemente mastella, domenico fisichella, elezioni, giuliano ferrara, lamberto dini, marco follini, moana pozzi, pierferdinando casini, sergio de gregorio, udeur |
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Mentre al Senato succede di tutto, nella blogosfera italiana tutti scrivono di tutto, i giornalisti sparano qualsiasi cosa che gli passi per la testa, e Ferrara è sempre più intelligente, una delle convinzioni più trasversali è che serva assolutamente una nuova legge elettorale con sbarramenti più alti.
Balle.
Balle.
Balle.
I piccoli partiti non hanno senso, ma alle elezioni sono deboli. E’ dopo che diventano forti. E ancora più forti lo diventano se alle elezioni non esistevano.
Scissioni, nuovi partiti, gruppo misto, singoli deputati dissidenti, sono loro il problema: e non c’è soluzione, se non un cambiamento profondo nell’etica politica, per tagliar loro la testa. Anche se Follini, Dini, De Gregorio, Fisichella, Pozzi (Moana) e Casini si presentassero insieme, si dividerebbero inevitabilmente dopo. Non serve una laurea o un posto da direttore di giornale, per capirlo…
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buttato dentro il 24 Gennaio 2008 |
alle ore 13:08 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio guerra, israele, palestina, usa |
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Abbiamo il problema che i nostri vicini di casa, che una volta abitavano a casa nostra e la chiamavano patria, continuano a darci fastidio. Ci fanno i dispetti, ogni tanto qualche sgambetto, l’altro giorno ci hanno incendiato un sacchetto pieno di cacca sul pianerottolo. Ma noi non siamo molto simpatici, non sappiamo stare al gioco, e anziché scherzare con loro, usiamo le maniere forti.
Un bel giorno, decidiamo di trovare una soluzione definitiva: li ingabbiamo.
Togliamo loro i rifornimenti di acqua, gas, petrolio, cibo.
Passa un po’ di tempo, e ci stupiamo perché loro, i nostri vicini inscatolati, sono un po’ arrabbiati, e fanno sempre più casino.
La giovane cugina, sempre un po’ anarchica e rivoluzionaria, dice che dovremmo smetterla, che anche i vicini hanno i loro diritti, che si può riprendere a scherzare con loro e magari farci anche qualcosa di più: le è sempre piaciuto, quel giovanotto con il cuffio, il più giovane della famiglia. Ma la vecchia zia, non ne vuole sapere: «Ricordate il vecchio pittore coi baffetti come ci ha trattati? Noi, con i nostri vicini, siamo fin troppo clementi!».
No, saremo sempre più duri e non tollereremo oltre: ogni scherzetto glielo faremo pagare, anche con la morte.
Si sa che, in famiglia, danno tutti retta alla vecchia zia. E allo zio d’America, e ai suoi soldi.
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buttato dentro il 23 Gennaio 2008 |
alle ore 15:02 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio clemente mastella, famiglia, silvio berlusconi |
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Berlusconi abbraccia Mastella. Ma lui preferisce la famiglia tradizionale.
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buttato dentro il 21 Gennaio 2008 |
alle ore 21:23 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, casta, elezioni, governo, roberto nicco, roma, sinistra, union valdotaine, valle d'aosta |
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Con la crisi di governo (alle porte) e le elezioni anticipate (dubito ci saranno), Roberto Nicco e Carlo Perrin torneranno a casa. Difficilmente torneranno a Roma. Forse da turisti, non da parlamentari: l’Uv si gabba una volta sola, lo insegna la storia. Finora.
L’unica alternativa alla “balena rossonera”, pare il centrosinistra. Sgangherato e quasi allo sbando, perde i pezzi prima ancora di averli messi assieme. Distinguo e chiacchiere, invece di progettare. Ha un passato ideologico, che si porta dietro pregiudizi, non ha un programma, soprattutto non ha le persone, i volti che a livello locale fanno la differenza: Perrin e Nicco?
Forse, tornando a casa, i due prodi potranno cambiare la sitazione: senza pensione da parlamentari (ecco i miei dubbi sulle elezioni anticipate, la casta è pur sempre casta…) e senza poltrona, pur avendo consenso e ampio seguito. Un cambiamento inatteso in vista delle regionali di maggio.
Pancia a terra e pedalare.
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buttato dentro il 21 Gennaio 2008 |
alle ore 21:11 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio clemente mastella, coca cola, romano prodi |
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Pare che Mastella abbia detto: «Anche io mastico coca-cola ogni giorno».
A quel punto Prodi non ci ha visto più. Li preferisce corrotti, piuttosto che ingenui.
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buttato dentro il 18 Gennaio 2008 |
alle ore 12:20 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio clemente mastella, consussione, romano prodi |
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Mi sarei aspettato, nel suo discorso, un passaggio di questo tipo: «Questi fetenti di magistrati… la mia non è concussione, è semplice abitudine! Per Diana!»
E invece, oltre ad essere applaudito, adesso applicherà gli stessi principi abitudinari contro il Governo di quel Prodi che si professa suo difensore.
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buttato dentro il 16 Gennaio 2008 |
alle ore 12:26 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, notizia del giorno, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aida yespica, cattolicesimo, clemente mastella, gay, pippo franco, sandro bondi |
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Come si fa a dire che gli arresti domiciliari per la moglie di Mastella siano un attacco ai cattolici? Ormai qualsiasi arresto diventa discriminatorio (contro donne, cattolici, gay, neri, romeni…) e nulla è più normale. Non si è più corrotti, ma cattolici. Non si è più mafiosi, ma meridionali. (Sono esempi generici, ovviamente).
Come si fa a dire che è un arresto a tempo? Come avrebbe potuto non esserlo? Ormai qualsiasi arresto diventa a tempo… Anche se muore il gatto di Bondi, è sempre nel momento sbagliato.
Nell’immagine, Mastella in un devoto atteggiamento cattolico
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buttato dentro il 15 Gennaio 2008 |
alle ore 20:07 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie milano, notizia del giorno |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio milano, moda |
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Dopo un’attenta analisi delle sfilate milanesi, si è finalmente capito che nell’autunno-inverno prossimi l’uomo italiano si vestirà un po’ come cazzo gli pare.
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buttato dentro il 14 Gennaio 2008 |
alle ore 20:09 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, cattolicesimo, chiesa, cremazione, la stampa, lettere, parroco, religione |
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I nuovi sviluppi della questione (qui i numeri 01 e 02) parlano di una lettera sulla “Stampa” a difesa del parroco. E un lungo scritto dello stesso parroco a sua difesa, in cui si capisce che non ha rimorsi (meglio per lui), che lo rifarebbe, che ha molti dubbi sulla cremazione (e di conseguenza sulla “Chiesa moderna”). L’interrogativo che si pone è interessante. Lo banalizzo e lo semplifico, cercando di serbarne il succo: dopo che ho bruciato mio zio, lo tengo in casa. La zia che con me non va d’accordo, non può venire a rendergli omaggio. Nemmeno mia suocera. Nemmeno quel collega timido e riservato, temerebbe di disturbarmi. Eppoi: quando io morirò, che vivo solo e non ho parenti, le ceneri dello zio, dove le metto? Che ne faccio?
Bella questione, al di là della religione…
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