|
buttato dentro il 13 Giugno 2006 |
alle ore 19:42 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica, sport |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio calcio, citta, luciano ligabue |
se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |
La città la sera della partita. “Le strade vuote / non c’è neanche il classico cane / ha vinto ancora / signora televisione”. Spostamenti rapidi, silenzio catartico, concentrazione che traspare dalle luci bluastre alle finestre.
|
buttato dentro il 15 Maggio 2006 |
alle ore 13:22 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica, sport |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio giraudo, calcio, juventus, luciano moggi, silvio berlusconi |
se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |
Dopo tutto sto baccano, Berlusconi attua una critica profonda, intellettuale e d’alta scuola. «Arridatece du’ scudetti, maledetti collusi!»
Nella vicenda è sintomatico notare come nessuno (giornalista, politico, appassionato o barofilo) si sia posto la seguente questione: è possibile che la Juventus, che si professa “Signora” e con una storia di pulizia e onestà alle spalle, non sapesse proprio nulla sugli intrallazzi di Moggi, Giraudo e C.?
|
buttato dentro il 25 Aprile 2005 |
alle ore 18:56 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio augusto rollandin, calcio, fascismo, mario borghezio, nazionalismo, olimpiadi, onnipotenza, resistenza, roberto maroni, umberto bossi |
se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |
Non esiste essere umano meno nazionalista di me. Non sopporto il tifo calcistico per la nazionale a tutti i costi, non capisco chi si tappa gli occhi e il naso e se vince un italiano alle Olimpiadi, anche rubando, è felice. Stessa cosa a livello locale: Bossi e Maroni e Borghezio e Rollandin sono piccoli uomini, ai miei occhi.
Ma ritengo la Resistenza un valore universale, una pagina storica che ha fatto grande il nostro popolo e ha messo fine, ricordiamolo, ad una dittatura e ad una guerra civile. Al giorno d’oggi sembrano due concetti lontani tanto da non dover essere ricordati.
Poi, quando un ex presidente fa dichiarazioni a favore del ricordo del 25 aprile 1945 e della caduta di “un uomo che era onnipotente” e parti della destra si indignano per l’evidente riferimento all’attualità, non si può che dargli ascolto: hanno ammesso loro stessi di essere comandati da un onnipotente che, con un regime, si badi bene, diverso dal ventennio, tutto dà e tutto toglie.
È la modernità, bellezza!
Commenti recenti