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buttato dentro il 2 Febbraio 2009 |
alle ore 22:00 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio cpt, giustizialismo, immigrazione, roberto maroni |
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Bobo Maroni dice che bisogna essere cattivi con gli immigrati. Un piccolo genio, un ministro della Repubblica che misura le parole, che conduce il Paese con rettitudine, con la costutuzione come unico riferimento. Cattivi. Bisogna essere cattivi. Il Demauro Paravia online non è molto d’accordo, a dire il vero. Bisogna spulciare tra una ventina di definizioni, e alla fine non si trova un solo caso di “cattiveria positiva”. Semmai quella è determinazione, autorevolezza, legalità, qualcuno direbbe giustizialismo…
Leggetevi ciò che significa “cattivo”, e riflettete un secondo sul “primato della politica sulla società e sull’economia”: Continua…
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buttato dentro il 25 Maggio 2008 |
alle ore 12:15 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio di pietro, cpt, decreto sicurezza, destra, dialogo, elezioni, gianni alemanno, inceneritore, l'italia dei valori, laetitia casta, maggioranza, manganello, molotov, napoli, opposizione, partito democratico, popolo della liberta, roberto maroni, rom, roma, silvio berlusconi, sinistra, sinistra arcobaleno, spallata, udc, udeur, union valdotaine, valle d'aosta, walter veltroni |
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A mezzogiorno di oggi ha votato il 23,28%. Cinque anni fa, aveva votato il 19,35%. Eppure credevo che questa campagna elettorale regionale stancante, che aveva coinvolto su fronti contrapposti per la prima volta tre grossi blocchi, con faide interne, scontri duri e attacchi personali sinceramente evitabili, non avesse colto nel segno, lasciando piuttosto indifferenti gli elettori, non convincendo gli indecisi e non spostando voti rispetto a 5 anni fa: una vittoria (non così schiacciante) dell’UV è ancora oggi nell’aria, ma con questi numeri non si sa mai… Campagna elettorale tutta giocata sul cambiamento, anche dai partiti di maggioranza, come se per anni non avessero potuto governare e usare la montagna di soldi del bilancio regionale per dare nuovo slancio ad una regione bella addormentata. Una campagna tutta basata sul personalismo dei candidati, sui bacini di voti dei soliti noti e della ineluttabile volontà di mantenere in realtà tutto come prima. Continua…
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