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buttato dentro il 11 Ottobre 2007 |
alle ore 16:01 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio dj, finanza, francesco delucia |
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Il mio commilitone (nel senso che abbiamo passato i migliori anni della nostra vita, rovinandoli, in un tugurio) Francesco, conosciuto come Zapotek (dalla blogospheeeere), come Ciccio (da sua nonna, forse), come Delucida (dai correttori automatici di Word), come il materano gentile (dagli indiani Navajos), fa il suo esordio come Dj finanziario.
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buttato dentro il 5 Settembre 2005 |
alle ore 12:31 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, sport, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alan beggin, anita molcik, anne-caroline chausson, anneke beerten, aosta, bar yeti, birra, bmx, brasserie du grimod, brendan fairclough, brian lopes, bruno zanchi, bryn atkinson, cedric gracia, claudio brunier, coppa del mondo, corrado herin, dj, downhill, eva castro, fabien barel, federico ravizzini, figurine panini, fionna griffiths, flavio briatore, four-cross, gallagher's pub, genepy, grappa, greg minnaar, guido regruto, honda, jana horakova, jill kintner, joey gough, les gets, livigno, maestri di mtb, mauro grange, michaela thaler, michal prokop, mountain bike, nicolas vouilloz, paula lopes, phil saxena, pila, pila spa, rachel atherton, rb, red bull, rsp, sam hill, steve peat, tracy moseley, ugo fantozzi, ulderico pulciarelli, vanessa quin, vittorio brumotti, volontari |
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Dopo due settimane dalla fantastica settimana di Coppa del Mondo a Pila, e soprattutto dopo aver metabolizzato (un po’) il traumatico impatto con un mondo “da sballo” fatto di giovani, belle bici e divertimento, scrivo qualche appunto. Principalmente per me, per non dimenticare mai questi 5 giorni di duro lavoro; per non scordare 5 giorni di grande divertimento; per non dimenticare mai tutte le persone speciali che ho conosciuto e che spero di poter reincontrare presto. Continua…
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buttato dentro il 4 Marzo 2004 |
alle ore 20:54 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica, recensioni, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 1997, afterhours, dio, dj, festival di sanremo, hit, italia, manuel agnelli, mescal, musica, nizza monferrato, tora tora |
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«Chi parla male della musica italiana è ignorante».
In una sola frase si esprime bene un concetto che richiederebbe pagine e pagine di spiegazione. No, non mi dilungherò. Semplicemente è la verità, perché chi giudica la musica italiana guarda al Festival di Sanremo o alle hit dance di Dj osceni. Insomma, solo la scorza di un movimento vivo ma poco conosciuto.
Gli Afterhours, gruppo alternativo (che brutta parola, e cosa sarebbe non alternativo? tutto è alternativo a qualcos’altro… bah!) capeggiati da un genio che qualcuno ha voluto far nascere in Italia e non in paradisi musicali ben più sopravvalutati.
Forse gli Afterhours sono davvero alternativi, anche se non si sa bene a cosa. O perlomeno capeggiano, con la figura ormai mistica di Manuel Agnelli, un ambiente musicale di nicchia per le masse come il Tora Tora e “annessa” casa discografica Mescal di Nizza Monferrato (in realtà è il contrario, ma nella nostra narrazione cambia poco).
Il disco è allo stesso tempo semplice e complesso, velenoso e aulico. È realmente alternativo anche al suo interno, con sbalzi da brani tirati a canzoni calderone contenenti dialoghi e rumori.
C’è molto Dio, in questo disco, con i vari nomi con cui è conosciuto e con cui spesso scandisce i discorsi di chi con Dio ha uno strano rapporto. Continua…
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