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buttato dentro il 20 Gennaio 2011 |
alle ore 12:04 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, beppe severgnini, giulio tremonti, lega nord, ruby-gate, silvio berlusconi |
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Ieri Beppe Severgnini era ad Aosta per presentare il suo libro “La pancia degli italiani“. Proprio il giorno dopo aver abbandonato Matrix dopo che in un servizio si vaneggiava di “accanimento obiettivo” contro il presidente del consiglio.
BSev Non poteva non parlare del Ruby-gate, e in un crescendo di battute e sarcasmo si è lasciato andare alla «premonizione di Aosta: è la prima volta che parlo del libro dopo lo scandalo Ruby, e se la mia previsione si avvererà, la ricorderemo così». In sintesi, «cosa rimarrà di questo scandalo tra qualche settimana? Il silenzio di Tremonti e della Lega che, zitti zitti, sono pronti ad un nuovo 25 luglio».
Perché? Perché «il modello Berlusconi regge nella complicità con gli italiani. Se B. supera il limite tra complicità e disgusto, ha chiuso». Continua…
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buttato dentro il 20 Gennaio 2009 |
alle ore 21:39 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie economia, genialità, politica, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alitalia, antitrust, authority, barack obama, economia, george w bush, giulio tremonti, lavoro, lega nord, lobby, mito, monopolio, roberto castelli, the new york times, usa |
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Barack Obama è presidente degli Stati Uniti. Prima erano solo parole.
Ma ancora oggi sono state parole… Solo parole. Il New York Times ha costruito la “tag cloud” dei discorsi di tutti i presidenti, e Barack Eich usa gli stessi termini di tutti i suoi predecessori (anche di George Double-iù). Come è normale che sia, è un discorso. Più che i programmi, sono gli intenti ad essere esposti: concetti perlopiù astratti e inattaccabili. Obama è stato molto poco retorico, molto semplice, senza colpi di scena e senza particolari novità. L’unico invito forte, relativo alla crisi economica, è di tirarsi su le maniche: “work” e “job“, i due termini inglese per “lavoro“, se sommati, sono la seconda parola più usata.
La fiducia nella politica è lentamente risalita, soprattutto negli Stati Uniti, grazie al sussulto obamiano. La speranza del cambiamento, il sogno realizzato che una persona comune possa un giorno arrivare al vertice, mettendo a tacere vecchi babbioni, lobby e gerarchie, interessi particolari e sistemi consolidati è però ben lontana dall’essere giunta al suo obiettivo. Ora sappiamo stare in piedi, ma camminare è un’altra cosa.
Oggi quel genio di Castelli si è accorto che l’economia funziona ancora come è e come è sempre stato: un monopolio è un monopolio, anche se l’italianità del monopolio è stata preservata. Anzi, noi italiani con i monopoli siamo i più cazzoni.
Che la nuova Alitalia possa fare tutto quello che gli pare, è un dato di fatto: quale Authority potrà fermarla? L’Antitrust? Ma se tutti hanno fatto di tutto per aggirarla, ovviamente con il consenso della politica. E Tremonti ci ha detto che tutto è andato benissimo. Continua…
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buttato dentro il 9 Novembre 2007 |
alle ore 13:51 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie economia, milano, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio autostrada, carta di credito, casello, ghisolfa, giulio tremonti, milano, pedaggio, sanpaolo, satap, tommaso padoa-schioppa, visa |
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Ieri, autostrada. Barriera di Milano Ghisolfa, coda eterna. Mi salta in mente di pagare alla porta delle carte di credito. La mia tessera prepagata però non è valida. E’ valida però per pagare su internet l’attestato di transito per il mancato pagamento. Diamo un premio Nobel per l’economia a chi ha inventato questo meccanismo, sia Visa, Sanpaolo, Satap, Tremonti o Padoa-Schioppa…
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buttato dentro il 19 Maggio 2006 |
alle ore 19:26 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo azeglio ciampi, debito pubblico, economia, emilio colombo, francesco cossiga, giulio andreotti, giulio tremonti, governo, italia, oscar luigi scalfaro, quote rosa, rita levi montalcini, romano prodi, sergio pininfarina, silvio berlusconi, sinistra, tommaso padoa-schioppa |
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Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Pininfarina, la Levi Montalcini, Andreotti e Colombo hanno votato a favore del nuovo Governo Prodi. I 7 senatori a vita, Secondo Silvio avrebbero dovuto astenersi. Ma l’Italia è un momento delicatissimo, nessuno se non il centro-sinistra può governare, e senza scelte rapide (magari anche sbagliate) il debito continuerà a salire e lo sviluppo tarderà ad arrivare, facendoci rimanere nello stagno in cui siamo impantanati. E i nostri grandi vecchi lo sanno bene
Il vero peso che ha fatto pendere l’ago della bilancia a sinistra è stato un sentore di cambiamento, seppur minimo: appena i 7 hanno intuito la possibilità di passare da Tremonti (finanziere creativo dalla dentiera bloccata chiusa) a Padoa-Schioppa (banchiere europeo e tecnico) all’Economia, il voto è stato certo.
Fischi e polemiche del centro-destra a tutti, tranne a Rita Levi Montalcini. Anche in questo caso, le quote rosa non sono state rispettate…
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buttato dentro il 22 Settembre 2005 |
alle ore 19:07 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio democrazia, economia, giulio tremonti, slvio berlusconi |
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Fino ad oggi avevo per Berlusconi una forma di rispetto. Sparava una marea di puttanate, ma nel mio inconscio era libero di farlo, in sana democrazia. E poi, diciamocelo, qualche cosa intelligente ogni tanto da quel cervello usciva. O, al massimo, ci si poteva fare su due risate.
Da oggi invece lo disprezzerò, dopo che ha rimesso questo qui come ministro. Il passato non conta più?Silvio ha toccato il fondo: veramente una merda umana che non merita nemmeno il minimo rispetto come politico.
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