Sbarramenti elettorali, inutili come le tonsille
| buttato dentro il 24 Gennaio 2008 | alle ore 20:02 | da Alessandro Mano | nelle categorie giornalismo, politica, web | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio clemente mastella, domenico fisichella, elezioni, giuliano ferrara, lamberto dini, marco follini, moana pozzi, pierferdinando casini, sergio de gregorio, udeur | se hai qualcosa da dire leggi i 2 commenti e aggiungine un altro » |Mentre al Senato succede di tutto, nella blogosfera italiana tutti scrivono di tutto, i giornalisti sparano qualsiasi cosa che gli passi per la testa, e Ferrara è sempre più intelligente, una delle convinzioni più trasversali è che serva assolutamente una nuova legge elettorale con sbarramenti più alti.
Balle.
Balle.
Balle.
I piccoli partiti non hanno senso, ma alle elezioni sono deboli. E’ dopo che diventano forti. E ancora più forti lo diventano se alle elezioni non esistevano.
Scissioni, nuovi partiti, gruppo misto, singoli deputati dissidenti, sono loro il problema: e non c’è soluzione, se non un cambiamento profondo nell’etica politica, per tagliar loro la testa. Anche se Follini, Dini, De Gregorio, Fisichella, Pozzi (Moana) e Casini si presentassero insieme, si dividerebbero inevitabilmente dopo. Non serve una laurea o un posto da direttore di giornale, per capirlo…
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