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buttato dentro il 25 Febbraio 2009 |
alle ore 12:25 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, milano, storie di vita vissuta |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, augusto rollandin, emilio revil, emily rini, fausto revil, john f kennedy, lambrate, luciano caveri, lutto, milano, roberto mancini, suicidio, treno, uahlim, union valdotaine, valle d'aosta, zhukov |
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Emilio Révil era un rompiballe. Un metodico. Uno che doveva sempre avere una spiegazione per tutto, ogni sua mossa derivava da una scelta razionale. Al di là dell’ansia compulsiva e dei problemi psicologici che lo affliggevano ormai da anni, doveva avere sempre tutto chiaro, per sua indole.
L’ultima volta, lo avevo sentito poco dopo le elezioni regionali, quando aveva spiegato di aver votato Luciano Caveri, perché aveva dato spazio ai suoi problemi tramite il suo sito, Emily Rini, perché (diciamo così) è una bella ragazza, e Augusto Rollandin, perché gli era stato vicino al funerale del padre. Tutto doveva avere una spiegazione, anche quello che non doveva per forza averne una. Anche la scelta di iscriversi all’Union Valdotaine, a lungo osteggiata come partito unico valdostano, Emilio la spiegava e la argomentava con passione. Continua…
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buttato dentro il 20 Marzo 2008 |
alle ore 13:56 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio capitan findus, lutto |
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Vogliamo ricordarlo così…
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buttato dentro il 25 Febbraio 2004 |
alle ore 15:34 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie sport |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio bandana, cesenatico, ciclismo, giro della provincia di lucca, lutto, marco pantani, michele bartoli, viareggio |
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Stile e classe non sono doti di tutti…
In questi giorni di lutto nel ciclismo per la scomparsa prematura del grande campione le reazioni si sono susseguite incalzanti e sono state tutte differenti. Una in particolare ha colpito tutti: la bandana di Bartoli. Un piccolo ma concreto gesto per manifestare agli altri un sentimento di vuoto interiore, sincero.
«Viareggio. Nel gruppo che parte per la prima tappa del Giro della Provincia di Lucca non c’è la voglia di scherzare dei giorni migliori». Come ormai da molti giorni, dopo la scomparsa di Pantani, le parole si sprecano a tonnellate. La notizia ha sicuramente scioccato tutti, ma l’atteggiamento non sembra cambiato di molto: smaltita la sentita e iniziale tristezza, bisogna cercare di tornare alla normalità.
Ma questa mattina, in gruppo, Michele Bartoli evidentemente non la pensa così. Indossa una bandana gialla, il simbolo del campione di Cesenatico, e attira le attenzioni dei media su di sè. Certamente l’intento del pisano non era questo. Michele, come la maggioranza del gruppo, amava il Pirata e lo difendeva, e le sue dichiarazioni dopo la scomparsa di Marco erano state tra le più toccanti.
Un semplice gesto: indossare la bandana ha dimostrato una volta di più la classe di alcuni e la mancanza di tatto di altri (tra cui la stampa)…
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