Ghiaccio e freddo fuori…
| buttato dentro il 7 Gennaio 2005 | alle ore 20:29 | da Alessandro Mano | nelle categorie aosta, sport | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, bicicletta, ciclismo, duitama, montagna, morgex, parigi-roubaix, roma, sarre | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |Allegria e compagnia dentro.
Potrebbe essere un nuovo spot pubblicitario per la montagna.
Ma è semplicemente la frase che mi viene in mente ripensando alla pedalata di oggi. Ormai, grazie a qualche contatto, vengono a trovarci anche in pieno inverno: l’ultimo, Ludovico da Roma, amante della montagna e della bicicletta, in Valle d’Aosta per vacanze sulla neve, carica in macchina all’ultimo momento anche la specialissima.
E così via, si parte da Morgex, ai limiti della sopportabilità tra aria fresca e neve a bordostrada. Giù, fino ad Aosta. A tratti impantanati tra sale, acqua di scioglimento e ghiaccio vivo. A tratti riscaldati da un pallido sole, che si fa più caldo solo nei dintorni di Aosta. Un compagno di avventura, temerario e bardato fino all’inverosimile con i soli occhiali a lasciare intravedere il volto, fa dietrofront e si accoda al nostro terzetto (c’era anche il mio amicone Matteo, talmente ovvio che non l’ho scritto). Il freddo non mi permette di ascoltare il fitto dialogo tra i due miei originari compagni di pedalata: un sottocasco iper-innovativo è abbastanza innovativo da rendere il discorso un debole bla-bla.
Una mini-Roubaix in centro ad Aosta, o meglio una slalom-vasca, segna il giro di boa. Poi su per la panoramica, il sole è caldo ma il ghiaccio non molla. Lo strappetto del castello reale di Sarre ci ricorda Duitama, con la ruota posteriore che slitta perché noi, sui pedali, ricordiamo molto vagamente un pirata che non c’è più che, troppo potente, faceva la stessa cosa sotto la pioggia. Poi Ludovico ci saluta: l’appuntamento è per l’estate, per un bel giro al caldo con qualche bella salita. Io e Matteo torniamo al polo per recuperare la macchina a Morgex e tornare ancora una volta ad Aosta. All’ombra del campanile, il termometro segna 4°. Poi, l’effetto dell’inversione termica ci saluta e ripiombiamo sotto zero.
Ma il cuore è caldo e l’estate sembra più vicina (ummh….. ma non ero post-romantico???)
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