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buttato dentro il 14 Gennaio 2008 |
alle ore 20:09 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, cattolicesimo, chiesa, cremazione, la stampa, lettere, parroco, religione |
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I nuovi sviluppi della questione (qui i numeri 01 e 02) parlano di una lettera sulla “Stampa” a difesa del parroco. E un lungo scritto dello stesso parroco a sua difesa, in cui si capisce che non ha rimorsi (meglio per lui), che lo rifarebbe, che ha molti dubbi sulla cremazione (e di conseguenza sulla “Chiesa moderna”). L’interrogativo che si pone è interessante. Lo banalizzo e lo semplifico, cercando di serbarne il succo: dopo che ho bruciato mio zio, lo tengo in casa. La zia che con me non va d’accordo, non può venire a rendergli omaggio. Nemmeno mia suocera. Nemmeno quel collega timido e riservato, temerebbe di disturbarmi. Eppoi: quando io morirò, che vivo solo e non ho parenti, le ceneri dello zio, dove le metto? Che ne faccio?
Bella questione, al di là della religione…
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buttato dentro il 9 Gennaio 2008 |
alle ore 18:06 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, cattolicesimo, chiesa, cremazione, parroco |
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Oggi, sulla sezione regionale della Stampa, c’è una lettera dai toni molto accesi sulla questione funerale mancato. Se ieri il pensiero, come ho detto, correva ai famigliari, oggi mi ronza in testa quest’altra domanda: come si sentirà il prete, che per una disposizione dettata dai suoi superiori, ha preso questa decisione sicuramente sofferta, per poi in poche ore essere scaricato da tutti, deriso, accomunato ai preti pedofili (nella suddetta lettera) e a tutti i mali della Chiesa messi assieme?
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buttato dentro il 8 Gennaio 2008 |
alle ore 19:43 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, cattolicesimo, chiesa, cremazione, parroco |
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Nei giorni scorsi, è finito su tutti i quotidiani il caso del mio parroco che ha rifiutato di celebrare il funerale al padre di un mio conoscente.
Ho pensato durante questi tre giorni se scriverne o no, e adesso lo faccio: non per polemica, non per esprimere sconcerto. Semplicemente, perché mi ronza in testa una domanda: come si sentirà la vedova dopo che è stato rifiutato il funerale a suo marito da un prete, un altro prete lo ha celebrato comunque e poi la curia ha semplicemente comunicato che si stava scherzando, e che è stato tutto semplicemente un’incomprensione?
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