Gli ambientalisti, e molti altri, sostengono che occorrerebbe portare da mangiare a stambecchi e camosci nel Parco Nazionale del Gran Paradiso dopo le nevicate eccezionali. Insalatina di lattuga all’aceto balsamico e fonduta di Fontina, forse. Magari il tutto innaffiato da abbondante vino rosso locale.
Il prossimo passo sarà quello di salvare le gazzelle dai malefici leoni, difendendole giorno e notte in recinti di protezione e contemporaneamente portando ai felini abbondanti razioni di Simmenthal, per evitare che tirino le cuoia. Continua…
Ho preso il primo raffreddore di stagione. L’anno scorso l’avevo scampata a lungo, fino al vero freddo. Quest’anno sono vittima della globalizzazione.
Il gas (probabilmente russo) non arriva a scaldare casa mia, perché chi ha installato la nuova caldaia (probabilmente tedesca) ha fatto male i conti (probabilmente con una calcolatrice giapponese Made in China) e i lavori (fatti probabilmente da lavoratori immigrati romeni) non sono ancora conclusi. Anche la mia lotta al freddo con maglioni di lana merinos (probabilmente Made in China) e coperte copriletti piumini nel letto (probabilmente provenienti di Paesi il cui PIL dipende all’80% da produttori di coperte).
La mia unica cura, fino ad ora, è stata il vecchio burro e miele: il primo sa di mucca, e lo ha portato a mia zia direttamente la vicina allevatrice; il secondo lo fa mio zio, o meglio le sue api.
Qualche tempo fa, subito dopo le elezioni politiche, proponevo in questo post un paragrafo intitolato “Sim sala bim – Previsioni meteo per i prossimi mesi” in cui facevo previsioni sul Governo Berlusconi.
Analizziamo ora assieme l’efficienza del Governo, che in pochi mesi è riuscito in tutti i suoi principali obiettivi:
Berlusconi inizierà sfondando la quota dei dodici ministri previsti per legge [fatto],
inserendo un paio di impresentabili nel governo [fatto],
tollerando e anzi dando spazio a Mussolini, Ciarrapico, Bossi, Calderoli [fatto].
Rivelerà l’esistenza di un buco da migliaia di milioni di euro [fatto],
che anziché colmare contribuirà ad allargare [ci lavorerà].
Piazzerà fedelissimi, nani e ballerini in tutte le direzioni delle testate Rai [in via di definizione],
nelle aziende pubbliche [fatto],
alle autorithy [ci lavorerà]
e all’Unione Europea [fatto].
Varerà riforme inutili [fatto],
ingiuste [fatto],
salvaladri e contro i risparmiatori e i consumatori [fatto]:
abbasserà le tasse ai ricchi [fatto], senza toccare quelle che gravano sui più poveri.
Salverà a tutti i costi Alitalia e Malpensa, a debito, che domande [fatto].
Entrerà presto in conflitto con Napolitano [fatto],
con l’UE [fatto],
con i pacifisti [non fatto, ma la colpa è evidentemente dei pacifisti],
con il PD [quasi fatto, ed era impegnativo],
con Confindustria [non vale, nel frattempo è cambiata],
con la magistratura [stra-fatto].
Annuncerà cento volte di non candidarsi tra cinque anni, e poi si riciclerà per l’ennesima volta [è presto, abbiate fiducia].
E, allora, avrà ancora lo stesso seguito di fedeli obnubilati di oggi [fatto, vedi elezioni siciliane].
W l’Italia.
PS: quel giorno, mi sono dimenticato delle leggi ad personam: una mia grave mancanza per cui vi chiedo scusa.
Domani esce ufficialmente il francobollo dedicato alla Valle d’Aosta, l’ultimo della serie a tema sulle Regioni italiane, l’emissione dei quali è iniziata nel 2004. Il bozzetto, di Tiziana Trinca, ritrae Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean e, in tutta la sua maestosità, il Cervino.
Peccato che sia ritratto il “lato B” della Gran Becca, quello di Zermatt: per capirci, quello che per anni abbiamo visto sulle scatole delle matite più fiche. Il solito, clamoroso, errore. Tra i filatelici, si ricorda l’ultimo francobollo valdostanofilo, dedicato alla Fiera di Sant’Orso: con in primo piano un bel paio di zoccoli sardi…
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