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buttato dentro il 13 Maggio 2010 |
alle ore 22:19 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie articoli veri |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, aosta viva, aostasera, consiglio comunale, ospedale, partito democratico, rifondazione comunista, verdi |
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Soli sedici voti favorevoli e la defezione, in maggioranza, del Partito Democratico: dopo un’intera giornata di dibattito consiliare, ricca di frecciate e colpi di scena, ma povera di contenuti, il Consiglio comunale di Aosta ha approvato la modifica all’accordo di programma tra Regione e Comune di Aosta per l’ampliamento dell’ospedale “Umberto Parini”. Buona lettura su AostaSera.it…
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buttato dentro il 12 Maggio 2010 |
alle ore 11:38 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie articoli veri |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, aostasera, carlo curtaz, elezioni comunali, iris morandi, rifondazione comunista, sinistra, sinistra per la citta, valter manazzale |
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“La sinistra c’è, esiste ed è viva“: il consigliere comunale uscente di Rifondazione Comunista Valter Manazzale ha presentato così i candidati della lista “Sinistra per la città“, che sostiene le candidature di Carlo Curtaz e Iris Morandi a sindaco e vice, all’Hostellerie du Cheval Blanc martedì 11 maggio, in un salone quasi pieno. Buona lettura su AostaSera.it…
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buttato dentro il 14 Gennaio 2009 |
alle ore 11:36 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie economia, giornalismo, musica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 1994, africa, auto, banche, bolla speculativa, crack finanziario, crisi, euro, fiducia, frankie hi-nrg, gas russo, islam, israele, lavoro, liquidita, natale, negrita, ottimismo, palestina, pmi, radio, rifondazione comunista, sfiducia, silvio berlusconi, sinistra, sistema produttivo, stampa, tasse, wall street, youtube |
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Apprendo dal giornale del mattino che i Negrita hanno scritto un pezzo sulla crisi che spopola in radio. Rammaricato, sia per il fatto che i Negrita si siano molto rammolliti rispetto ai tempi d’oro – e un po’ mi spiace – sia per il fatto che ancora una volta la crisi venga sbandierata ai quattro venti, mi sono andato a leggere il testo della canzone, e ho guardato il video su youtube.
Ritmi e testi africaneggianti, Radio Conga (“in onda dal centro della jungla“) non so come possa spopolare, ma tant’è. Dice pure “l’Africa nera è solo a quattro passi da qui“, assieme ad una serie di qualunquismi che-se-il-testo-lo-avesse-scritto-Frankie-Hi-NRG-tutti-a-bastonarlo…
Al di là del pezzo in sé, si può cogliere il fatto che ormai questa crisi economica, che da noi per il momento è arrivata solo in parte, faccia parlare di sé perché fa figo: è bello dare la colpa a qualcuno quando non puoi tagliare le tasse, è bello avere un nemico che non sia l’integralismo islamico, non sia Israele e/o Palestina, non sia gas russo.
Sulla crisi, sto dalla parte di Berlusconi.
Continua…
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buttato dentro il 26 Novembre 2008 |
alle ore 12:54 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio barack obama, belen rodriguez, ela weber, l'isola dei famosi, l'italia dei valori, patrizia de blanck, rifondazione comunista, sudtiroler volkspartei |
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… è corsa ad accaparrarsi i concorrenti dell’Isola dei famosi.
La Destra di Storace: «Patrizia De Blanck la nostra Obama»
L’Italia dei Valori: «Belen Rodriguez è la nostra Obama»
Sudtiroler Volkspartei: «Ela Weber ist unser Obama»
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buttato dentro il 9 Febbraio 2008 |
alle ore 17:43 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio di pietro, governo, lorella vezza, partito democratico, regione, renouveau valdotain, rifondazione comunista, sinistra, union valdotaine, valle d'aosta, vallee d'aoste vive, verdi |
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Lorella Vezza e altri tre esponenti di Renouveau Valdôtain hanno abbandonato il movimento, in piena contestazione con il nuovo gruppo dirigente. Fino a ieri la Vezza era la coordinatrice, e dettava le linee da seguire per tutti. Appena cambia il coordinatore, di un partitino appena nato, scappa la redazione del giornale di partito e buona parte dell’ex vertice.
Ora, se si fonda insieme un partito, un motivo ci sarà: convenienze, amicizie, ideali, coraggio, voglia di mettersi in discussione. Come può la motivazione durare per nemmeno un anno? Come si può pretendere che l’alleanza che si candida a governare la Valle d’Aosta per i prossimi cinque anni sia basata su un movimento come questo, dove un giorno si parte, tutti assieme, e dieci giorni dopo ognuno è già per la propria strada? Con quali credenziali si potrà rivolgere agli alleati, che già di per sé di problemi ne hanno a sufficienza?
Mettendo insieme un Partito democratico spezzato in due (area filo-sinistra e area filo-Union Valdôtaine), un Renouveau spezzato in due (area filo-sinistra e area filo-Union Valdôtaine?), una Vallée d’Aoste Vive che pesa come il due di picche e una sinistra radicale che propone centinaia di posizioni diverse (da Di Pietro, addirittura lui, a Rifondazione, dai Verdi alla sinistra critica) si vuole creare una vera alternativa al potere, logoro e inefficiente, che c’è ora.
Interessante, ma chi ci crede?
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buttato dentro il 12 Ottobre 2007 |
alle ore 19:24 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, demenza giovanile, politica, psico |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 1968, aosta, azione giovani, bella ciao, destra, goffredo mameli, istruzione, rifondazione comunista, sciopero, scuola, sinistra, valle d'aosta |
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Oggi manifestazione studentesca. «Non siamo contro gli esami di riparazione», ma sono apparsi puntualmente cartelli “No agli esami“.
Il punto non è questo. Il punto è il mio disgusto, ma per altro: ai miei tempi si manifestava tutti uniti, non c’era bandiere e colori. Non c’era politica, se non quella “Studenti vs. Resto del Mondo”. Sapevo bene che la Valle d’Aosta, in questo, rappresentava l’eccezione. Fuori Valle, dal ’68 in avanti, e forse anche prima, gli scontri destra-sinistra sono la marmellata sul pane della protesta, quel di più che fa colore e dà gusto e che, se non ci fosse, farebbe strano a tutti.
Qui, nell’isola felice di Regionelandia, gli studenti erano studenti. E basta. Qualche leader politico sfilava con loro, ma soltanto quelli, di qualunque colore essi fossero, che condividevano o avevano ispirato la protesta.
Oggi, invece, hanno sfilato in due cortei distinti e antagonisti. Con canzoni che dovrebbero essere condivise e che invece diventano inni di parte (Il canto degli italiani di Mameli da una parte, Bella ciao dall’altra). Con bandiere che dovrebbero essere condivise e che invece diventano inni di parte (il tricolore e la bandiera della pace). Con leader politici che dovrebbero condividere con gli studenti le motivazioni della “lotta” e che invece incitano alla contrapposizione (Azione Giovani e meno giovani da una parte, Rifondazione e i suoi satelliti dall’altra).
Uno spettacolo penoso, incivile, indegno. Il peggio di quanto potesse succedere fuori dalla “Dzenta valaye”.
E così tutti hanno parlato delle polemiche successive e della “protesta degli studenti contro gli esami di riparazione” e non delle altre motivazioni: forse perché non esistevano…
Nelle immagini: a destra la destra, a sinistra la sinistra. E dove se no…
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