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buttato dentro il 14 Febbraio 2005 |
alle ore 10:51 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie sport, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 14 febbraio, 1999, basket, bolivia, ciclismo, dario frigo, don pierino gelmini, doping, gilberto simoni, madonna di campiglio, marco pantani, mont ventoux, pro tour, rimini, san valentino, toce |
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E se a Madonna di Campiglio tutto fosse filato liscio?
E se la stampa non lo avesse massacrato per tutta l’estate del ‘99?
E se i suoi “veri” amici gli fossero stati vicini sin dalle prime difficoltà?
E se i manager e la squadra avesse parlato subito della sua tossicodipendenza?
E se Don Gelmini fosse riuscito a portarlo con sé in Bolivia, lontano dai riflettori, dagli scandali e dalla solitudine interiore?
E se i giocatori di basket del Rimini si fossero accorti di qualcosa passando davanti alla sua camera in cui si era rinchiuso negli ultimi giorni?
E se… Continua…
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buttato dentro il 28 Febbraio 2004 |
alle ore 13:21 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, turismo |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio adriatico, discoteca, folklore, gastronomia, inverno, piscina, rimini, rottame, sci, sport, territorio, turismo |
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Programma per la giornata: degustazione di prodotti ittici della costa adriatica e gara di velocità su rottame.
Sulle piste da sci valdostane non sanno più che cosa inventarsi per attirare turisti, e ricorrono agli espedienti più “alternativi”.
Pazzesco.
Pare logico chidersi se il turista viene in questa bella valle per vedere le tradizioni locali e gustare i prodotti della terra e della montagna o per assaggiare il pesce di Rimini? E inoltre ancora è normale domandarsi che attrattività può avere una gara su pista da sci per rottami? Evidentemente dopo lunghi calcoli e congetture si è arrivati alla conclusione che nella diversificazione dell’offerta turistica serve anche questo.
Per altri, quelli forse che fanno meno congetture e puntano di più alla pratica, invece, servirebbero palazzetti dello sport, piscine, discoteche e strutture per i giovani, clientela che è subito stanca di un ingrediente e tende a cambiare in fretta, senza remore psicologiche. E certamente nei prossimi anni, se non ha trovato un’accoglienza su misura, sceglierà la concorrenza di stazioni sciistiche più moderne o cambierà addirittura settore per puntare su una vacanza marina anche in inverno.
La clientela tradizionale ama le peculiarità del territorio, della gastonomia, del folklore. Ma sinceramente del pesce e dei rottami non gliene può fregare di meno. La clientela nuova (spesso giovane) ama le stesse cose degli abitués, ma non vuole rinunciare agli svaghi e al divertimento di tutti i giorni.
Diamoglielo, caspita… Non pare una cosa impossibile o fuori dal mondo…
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