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buttato dentro il 1 Giugno 2010 |
alle ore 20:12 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie articoli veri |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aostasera, ciclismo, downhill, mauro benedetti, mountain bike, saint-vincent |
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Dopo il Tour de la Ville d’Aoste, tocca a Saint-Vincent accogliere la seconda settimana ciclistica dell’estate valdostana. Sull’onda del successo della granfondo su strada, che lo scorso anno ha superato i 1200 partecipanti e giunge nel 2010 alla quarta edizione, la società “VdA sport e cultura” ha pensato ad un serie di eventi collaterali: “Abbiamo scommesso di nuovo, come quattro anni fa quando siamo partiti con la granfondo – dice Mauro Benedetti, a capo dell’organizzazione – per creare un calendario che accontenti tutte le tipologie di appassionati e che permetta un buon ritorno turistico“. Buona lettura su AostaSera.it…
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buttato dentro il 19 Agosto 2007 |
alle ore 12:47 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, sport, storie di vita vissuta, stra-cult |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio fortuna, foto, giappone, italia, marko stanojevic, meta, mischia, rugby, saint-vincent, touche, trasformazione |
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1. Da bordocampo non si vede tutto il campo
2. Nel campo c’è una quantità di gente che non dovrebbe starci e che è sempre in mezzo ai piedi
3. I fotografi non sanno cos’è una touche, una mischia o una trasformazione, perché sono tutti calciofili convinti un po’ schifati da questi omoni enormi e senza parastinchi
4. La professione di fotografo dipende molto dal culo
5. La buona riuscita delle foto dipende esclusivamente dal lato in cui il mediano di mischia apre l’azione
6. Gli accrediti stampa sono regolati dal caso
7. I giapponesi non sempre hanno gli occhi a mandorla
8. L’importante è strillare e fischiare quando il possesso di palla cambia squadra, anche se non si ha idea del motivo
9. Basta che un giapponese si chiami Takazzzu o Kakato che tutti ridono fragorosamente
10. L’italiano medio, di sport non capiscono niente
Nell’immagine ©AM, Marko Stanojevic a meta
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buttato dentro il 2 Gennaio 2007 |
alle ore 20:41 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, economia |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio grand hotel billia, italia, obbligazioni, poudzo, saint-vincent, standard and poor's, tango bond, valle d'aosta |
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Operazione di alta finanza pubblica in Valle d’Aosta.
Per finanziare l’acquisto e la ristrutturazione del Grand Hotel Billia (scelta molto discutibile), è stata attuata oggi un’emissione obbligazionaria a scadenza ventennale e tasso fisso con uno spread molto competitivo, dato dalle quotazioni di S&P abbastanza buone (A+, che corrisponde “soddisfacente liquidità”, “qualità del managemente nelle media”, “standard creditizi normali” e “capacità di copertura del credito nella media” – ricordiamo l’enorme polemica del declassamento dello Stato italiano da AA- a A+) per un ente pubblico, nella norma per una Regione.
Dopo la brutta storia dei “Tango bond”, ecco i “Poudzo bond”. Speriamo non facciano la stessa fine…
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buttato dentro il 28 Dicembre 2006 |
alle ore 21:20 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, grand hotel billia, luciano caveri, patois, politica, saint-vincent, torgnon, union valdotaine, valle d'aosta |
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Nella conferenza stampa di fine anno del Consiglio e della Giunta regionale della Valle d’Aosta, l’impegno maggiore dei nostri amministratori, oltre a fornire soltanto dati positivi e cifre “buone”, è stato quello di eliminare da ogni immagine o filmato e di non citare mai a voce “Perrin”, termine valdostano tipico di Torgnon, da pronunciare perrèn, che significa grossomodo, secondo l’enciclopedia “Trèi Tseun” “Senatore della Repubblica italiana che ha rotto le uova nel paniere all’Union Valdôtaine”.
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buttato dentro il 23 Novembre 2006 |
alle ore 21:16 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, stra-cult, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alessandra mastronardi, alfonso signorini, anna safroncik, brando giorgi, centovetrine, chi, ciclismo, claudio bonivento, dalila ansalone, davide mengacci, doping, dr house, eleonora di miele, flavio insinna, francesca rettondini, geppi cucciari, gossip, grand hotel billia, gucci, i cesaroni, leo ortolani, marco pantani, max mara, mimmo chianese, natasha stefanenko, neri marcore, rat-man, ricky paull goldin, roberto cavalli, saint-vincent, sarah maestri, sentieri, serena bonanno, stefano mantova, telegrolle, tette, tv sorrisi e canzoni, umberto brindani, un posto al sole, virna lisi, vittoria puccini, vivere |
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Passata la sbornia delle Telegrolle, raccolgo qui un po’ di pensieri per non dimenticare le tante sensazioni di questi giorni di follia, corse, abbuffate, ritardi, sgobbate e divertimenti. Come sempre specifico che il mio scritto è pubblico, ma il tutto è strettamente rivolto a me, e non ai lettori…
1) L’ufficietto rotondo e tranquillo: il segreto del successo della “redazione mobile” di 12VdA è forse questo? Credo di no, ma attorno ad un tavolo rotondo si lavora bene, in modo tranquillo e veloce per praticità e “simpatia” reciproca. Un bell’ambiente.
2) La “cartella stampa”: sin dal primo giorno, l’accoglienza di TV Sorrisi e Canzoni è stata perfetta. Cartella stampa con l’intera prima stagione del mio mito Dr. House in DVD. Culattoni raccomandati…
3) La classe di Brindani:
Umberto Brindani intervistato © stema
Umberto Brindani è direttore di TV Sorrisi e Canzoni da un mese. «Scuola di giornalismo, giornali economici, direttore di “Chi”», il didascalico curriculum dalla sua viva voce. Intervistato nello studiolo, sottolinea il successo di “Chi” sotto la sua direzione. «Devo tutto a Signorini. Io non mi occupo di gossip, ho una formazione economica e giornalistica. Il giornale si rivolge per l’80% ad un pubblico di donne. E Signorini ha una particolare sensibilità femminile». Che classe, che stile. È surreale che, oggi, sensibilità simili colpiscano per i toni pacati.
4) I buffet e i dolci del Billia: Il Grand Hotel Billia è una formidabile macchina di sprechi. Produce più costi che ricavi da anni, non avrebbe senso di esistere se non fosse sostenuto economicamente dal settore pubblico. Ma fa dei dolci spettacolari…
Ahhhh!
5) Il Pirata – Marco Pantani: ne ho scritto diffusamente qui su Ultimokilometro.com. Aggiungo solo la “caduta di stile” di Bonivento: «Pantani non era dopato. Aveva assunto una sostanza che era consentita dal regolamento soltanto fino ad un certo limite». Non ho voluto spiegargli che le cose non stavano proprio così, ma che stava correndo troppo su un ragionamento leggerissimamente diverso…
6) Alessandra Mastronardi: «Ma chi è quella bella ragazza?!?».
«Pare anche a me di averla già vista… Ma non ricordo dove».
«È proprio carina, un bijou…».
E io che credevo che non ci fosse un solo buon motivo per guardare “I Cesaroni”…
7) Il pianista dalla pappagorgia prominente: Il Billia ha anche un pianista molto gradevole. Da “Senza fine” a “Cheak to cheak”, l’accompagnamento ideale di una “cena di gala delle soap”… Che eventoni, a cui partecipa il sottoscritto… Uauauau…
8) Sansone e Dalila: seduti al tavolo, sempre il venerdì sera e sempre al galà delle soap operas, conosciamo una simpatica famigliola. Mamma, papà e figlia. Lei è un piccolo talento. «Ma te l’avevo detto che mi sembrava di conoscerla!». Era la mitica protagonista del “pollo senza pomodori della crescita” di Amadori, dello spot per la carne Montana e di una puntata dell’Ispettore Coliandro, che tra l’altro avevo visto. Un’intervista in studio, e grandi sorrisi per tutto il week end…
Dalila intervistata © stema
9) Ricky Paull Goldin, star di “Sentieri”:
primo giorno: nascosto sotto il suo cappellino, stravolto e stordito.
secondo giorno: infiocchettato e pettinato, guardingo e intimidito dalla lingua.
terzo giorno: saluta tutti, baci e abbracci, fotografa tutti (ma proprio tutti, manco un giapponese in vacanza). La sera visibilmente ubriaco, stravolto e stordito ma senza cappellino…
10) Antonella e Luca: lei partecipa ad “Affari tuoi” e vince, lui se la vuole sposare “già da mo”. Flavio Insinna li ha invitati alla manifestazione. E chi li ammazza!
11) Un malatissimo Insinna: la redasciùn manda me allo sbaraglio ad intervistarlo. Un pazzo scatenato! Parla di chioschi ai caraibi, di divertimento, di elicotteri e di ricattabilità. Dice di essere un cretino e di amare farlo. Un folle!
12) Eleonorina: anche qui la redasciùn manda me, perché sono l’unico a sapere qualcosa di lei. O forse per farmi morire. Sarebbe uno scoop coi fiocchi “Giovane cronista muore di infarto mentre intervista bella figliola“… Eleonora si agita. Sa di essere bella. Sa di essere unica. Si muove, gioisce. Non vorrei copiare Benigni nel descrivere una donna… ma è così.
«Scusa, ti puoi mettere da quella parte per intervistarmi?». Neanche il tempo di dirle “va bene“… «Sai, anche quando bacio mi metto da quella parte…..». Non immagino quanti toni di rosso e violetto la mia faccia abbia assunto contemporaneamente. Le mani, come testimoniato dal mio fotografo, “Jack Daniel’s“, tremavano come due foglie… E poi le tette… Non gli stavano da nessuna parte, in un corpetto striminzito… Non vorrei essere volgare, e anzi descrivo solo quello che ho visto… e aggiungo: meno male che c’era il microfono…
Un’esperienza bellissima e traumatica. Quando si replica?
Eleonora Di Miele pronta per il galà © stema
13) Arriva la Stefanenko: Natasha condurrà il galà delle premiazioni. Veramente bionda. Veramente alta. Veramente brava e spigliata.
14) Mengacci: cosa ci facesse lì lo sapeva solo lui. Però è un personaggio mitico! Mancava solo Cesare Cadeo e mi sarei messo a piangere…
15) L’aperitivo in piazza: sotto il sole in mezzo alle starlette di “Vivere”, “Centovetrine”, “Un posto al sole” c’era anche un barbone, accampato alla bell’e meglio, che mangiava le sue poche cose in un angolino. Stridente contraddizione che nessuno ha notato, preso com’era dall’autografo di personalità quali Brando Giorgi o Francesca Rettondini…
16) Sfilata dei VIPS: prima di entrare nel “Salone Monte Bianco” del Centro Congressi del Billia, stars e starlettes passavano e sostavano davanti al mega-pannello pubblicitario per la foto di rito. “In alto!” “In basso!” “Facce vedè la schiena!” “Sorridi” “Al centro” “Ancora una!“. Le stars sono contente e i fotografi pure.
17) Anna Safroncik: in rosso Valentino, la star delle serata
18) Geppi Cucciari: «Di chi è il vestito?» chiedevano i fotografi gossippari. Gucci, Max Mara, Roberto Cavalli. Geppi Cucciari, ovviamente risponde «È mio, l’ho pagato con i miei soldi!»
Flavio Insinna grollato ©AM
19) Le grolle: vincono Insinna e la Puccini, Chianese e la Cucciari, Mario e la Giordano, Marcoré e Virna Lisi. Per tutti la foto di rito con bacio alla grolla e urla dei fotografi “a destra, a sinistra” per la seconda volta.
Vittoria Puccini se la tira in un modo infernale. Sarah Maestri invece è l’esatto contrario, veramente simpatica e alla mano. Questione di stile…
20) La domenica del lavoratore: Brunch per tutti e anteprime delle fiction per i bimbi. Passano in studio per le ultime interviste:
21) Leo Ortolani, il creatore di Rat-man: Idolatrato, ci disegna un paio di vignette satiriche sulle grolle e sul balcone di Serena Bonanno.
22) Mimmo Chianese: Un signor attore, semplice e professionale. Ci ringrazia per la cordialità e l’accoglienza, siamo “diversi” da un “normale” “ufficio stampa”. Mi sono dimenticato di chiedergli a chi fosse venuto in mente di chiamare il suo personaggio nel “Supermercato” zio Fausto…..
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buttato dentro il 22 Luglio 2005 |
alle ore 21:46 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, cultura, turismo |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio cervinia, cesare marguerettaz, coumba freida, courmayeur, etroubles, fondation gianadda, gran san bernardo, italia, la thuile, martigny, pila, saint-rhemy-en-bosses, saint-vincent, svizzera, turismo, valle d'aosta |
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La Valle d’Aosta non è fatta solo di località storiche e chic come Courmayeur e Cervinia, di “cittadine del malaffare” come Saint-Vincent, di stazioni sciistiche rinomate come Pila o La Thuile. La Valle d’Aosta è soprattutto piccole località sparse tra la bassa e la media montagna, con un’economia ancora agro-silvo-pastorale e dimenticate (per fortuna) dalle grandi masse e dallo sviluppo turistico degli anni ruggenti, ’60 e ’70. Etroubles e Saint-Rhémy-en-Bosses tentano così di fermare per un momento i tanti viaggiatori di passaggio nella valle del Gran San Bernardo per fargli conoscere questa realtà spesso dimenticata, con un pizzico di cultura. Continua…
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