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buttato dentro il 2 Marzo 2008 |
alle ore 13:38 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie domande, musica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio festival di sanremo, gio di tonno, sanremo |
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Ma chi acciderbolina è Giò Di Tonno???
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buttato dentro il 26 Febbraio 2008 |
alle ore 20:03 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonella clerici, festival di sanremo, frankie hi-nrg, paolo bonolis, pippo franco, sanremo, simona ventura |
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Gli anni scorsi, paragonavo Simona Ventura a Pippo Franco, parlavo di gag da latte alle ginocchia tra Bonolis e la Clerici e svicolavo (pur senza meriti) da una possibile giuria popolare. Quest’anno dico, senza aver visto un minuto di prima serata e senza aver sentito una canzone, che se vincesse Frankie Hi-NRG MC la metterebbe in quel posto a tutti. E lo strameriterebbe, come un perfetto fiore sulla tomba del festivalone
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buttato dentro il 7 Marzo 2004 |
alle ore 19:26 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie domande, musica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio festival di sanremo, innovazione, sanremo |
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… cos’hanno innovato quest’anno a Sanremo?
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buttato dentro il 4 Marzo 2004 |
alle ore 11:10 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio adriano pappalardo, andre, bruno vespa, bungaro, daniele groff, eminem, fabio concato, fabrizio del noce, festival di sanremo, gene gnocchi, linda, lucio dalla, mario rosini, massimo modugno, maurizio crozza, omar pedrini, paola cortellesi, piotta, pippo baudo, sanremo, simona ventura, timoria, tony renis |
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… io vado controcorrente e ne parlo.
Simona Ventura: meno impostata di ieri, ma ancora lungi da poter essere chiamata conduttrice
Gene Gnocchi: in serata no, insofferente, vaga per palco e sala stampa e spaccherebbe tutto…
Paola Cortellesi: grandiosa
Maurizio Crozza: chi l’ha visto???
André: insignificante
Adriano Pappalardo: ah ah ah… non ho mai riso tanto…
Mario Rosini: inclassificabile
Massimo Modugno: classica canzone festivaliera
Omar Pedrini: anche se lontanissimo dai tempi Timoria, bel brano
Daniele Groff: ottimo brano, almeno si sente buona musica
Linda: Gran voce, testo banale
Piotta: gran testo, un po’ troppo Eminem
Bungaro: bel brano ma noisissimo… Un Dalla-Concato
Renis e soci hanno puntato sulle canzoni scegliendo brani penosi, se ne salvano 4-5 che verranno dimenticati però in fretta. Aggiungo che Del Noce e Vespa erano soddisfatti per gli ascolti, anche se negli ultimi anni soltano Baudo l’anno scorso ha fatto peggio… Viva l’ottimismo.
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buttato dentro il 3 Marzo 2004 |
alle ore 12:21 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio andrea mingardi, bagaglino, bill wyman, danny losito, db boulevard, elton john, festival di sanremo, francesco facchinetti, gene gnocchi, las ketchup, marco masini, mario venuti, maurizio crozza, mietta, morris albert, neffa, paola cortellesi, paolo meneguzzi, pippo baudo, pippo franco, raffaella carra, rai, robbie williams, sanremo, simona ventura, stefano picchi, striscia la notizia, veruska |
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… io vado controcorrente e ne parlo bene se non benissimo.
Simona Ventura: tra urletti e ascellate, un abito di paillettes da 125.000 € che la rendeva “modello tubo di fogna”, dà ritmo alla serata più che ad una festa di paese ma meno di Pippo Franco al Bagaglino.
Gene Gnocchi: Strappa sorrisi pur non rendendosi conto che il pubblico di Sanremo non è quello della domenica pomeriggio
Paola Cortellesi: Grandiosa, la migliore cantante del Festival insieme con Elton John, riesce soprattutto a far ridere di gusto soprattutto nel collegamento dalla “giuria popolare” anche se il ritmo blando dettato da Simona e dal pubblico dormiente permette di capire prima e rovinare ogni battuta.
Maurizio Crozza: Grande, e soprattutto grosso. Ha poco spazio però. Che contraddizione.
DJ Francesco: Ucciderò le ragazzine che canteranno la sua ignobile canzone.
Veruska: speriamo nella seconda donna per sentire una voce degna di un’ugola femminile…
Andrea Mingardi: originale l’idea, un po’ meno la musica
Mario Venuti: me lo sono perso, ma credo si sarebbe salvato
Neffa: uno swing lento, classe e persino intonazione, alla faccia del fratello puntiglioso
Paolo Meneguzzi: Si autoplagia con una canzone dal testo banalissimo e dal ritmo dell’orrenda Vero-falso
DB Boulevard: Argh! Una statuina con loro al basso che costa alla RAI metà budget del Festival serviva proprio?
Stefano Picchi: forse si salva il testo, anche se affronta un buon argomento scadendo troppo spesso nel banale
Danny Losito: così come Wyman, le Las Ketchup che ci stanno a fare?
Marco Masini: un plagio all’ultimo Williams, Striscia si scatenerà
Morris Albert: Mietta fa qualcosa di buono, ma la canzone è la classica retrò stile Sanremo.
In conclusione, penso che negli ultimi anni abbia fatto peggio solo la Carrà. Rimpiangere Baudo è strano, ma è vero…
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buttato dentro il 27 Febbraio 2004 |
alle ore 11:49 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie musica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio artista, bignami, canzone, festival di sanremo, giovanni pellino, la mia signorina, musica, neffa, nel blu dipinto di blu, patatine, rap, sanremo, show business, swing, tormentone |
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«Al festival di Sanremo avrà il primato della brevità, con un pezzo swing di appena due minuti, Bignami d’una indubbia padronanza musicale».
E Neffa ribadisce. «Vado lì a comunicare che la mia musica è divertente, ma è anche un’arte: troppo spesso la vedo trattata come un gadget per le patatine».
Passato dalla batteria al rap allo swing, senza mai dimenticare le sue vere origini e quindi arrivando ad una musica che è la somma, se non il prodotto, di tutto questo, Neffa è stato scelto per il Festival decadente della canzone italiana. Fin qui tutto bene.
«Una dedizione alla musica totale che si è concretizzata nella hit “La mia signorina”».
Che crudeltà, che tristezza, che ingiustizia essere etichettato per sempre come quello “della signorina”.
Uno dei misteri dello scio-bisnes: la carriera di un cantante deve essere sminuita e l’artista ricordato per una sola canzone. Diciamo pure, iperbolicamente, che un artista si rovina con le proprie stesse mani quando lancia una canzone che diventa un tormentone. Per sua sventura ha scritto una hit che lo ha lanciato al grande pubblico e non è tutto: lo ha reso possibile perla in una rassegna canora di semisconosciuti o quasi. Un salvagente per un festival nato male checché ne dica l’organizzazione. E per questo gli è stato affidato il non facile compito di cantare, nel galà prefestivaliero, Nel blu dipinto di blu. Una di quei compiti che, se non sono un Artista con la A maiuscola preferisco sbolognare ad altri.
In bocca al lupo Giovanni. Un nuovo successo renderebbe giustizia ad un lungo percorso musicale, banalmente ricordato soltanto per un’estate magica.
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