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buttato dentro il 25 Maggio 2008 |
alle ore 12:15 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio di pietro, cpt, decreto sicurezza, destra, dialogo, elezioni, gianni alemanno, inceneritore, l'italia dei valori, laetitia casta, maggioranza, manganello, molotov, napoli, opposizione, partito democratico, popolo della liberta, roberto maroni, rom, roma, silvio berlusconi, sinistra, sinistra arcobaleno, spallata, udc, udeur, union valdotaine, valle d'aosta, walter veltroni |
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A mezzogiorno di oggi ha votato il 23,28%. Cinque anni fa, aveva votato il 19,35%. Eppure credevo che questa campagna elettorale regionale stancante, che aveva coinvolto su fronti contrapposti per la prima volta tre grossi blocchi, con faide interne, scontri duri e attacchi personali sinceramente evitabili, non avesse colto nel segno, lasciando piuttosto indifferenti gli elettori, non convincendo gli indecisi e non spostando voti rispetto a 5 anni fa: una vittoria (non così schiacciante) dell’UV è ancora oggi nell’aria, ma con questi numeri non si sa mai… Campagna elettorale tutta giocata sul cambiamento, anche dai partiti di maggioranza, come se per anni non avessero potuto governare e usare la montagna di soldi del bilancio regionale per dare nuovo slancio ad una regione bella addormentata. Una campagna tutta basata sul personalismo dei candidati, sui bacini di voti dei soliti noti e della ineluttabile volontà di mantenere in realtà tutto come prima. Continua…
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buttato dentro il 14 Maggio 2008 |
alle ore 10:12 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio angelino alfano, berlusconismo, bipartisan, cultura, dialogo, elio vito, filippo facci, lega nord, marco travaglio, mediaset, opposizione, paolo del debbio, paolo liguori, partito democratico, pontida, rai, renato schifani, roberto calderoli, roma, sandro bondi, silvio berlusconi, stato, tv, udc, umberto bossi, walter veltroni |
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Due parole sulla vicenda Travaglio: perché tutto ‘sto casino?
Dire che Schifani era amico di gente che poi si è rivelata mafiosa è la verità. Non è penalmente rilevante, ma è piuttosto infamante: negli Stati esteri, per molto meno si perderebbe la reputazione, altro che seconda carica dello Stato.
Non solo il giornalista a rivelare questi dati diverrebbe famoso, ma avrebbe il doppio degli spazi, per merito. E se solo si rivelassero “voci” e non “verità”, quello stesso giornalista finirebbe a scopar le foglie.
Seconda cosa: dire che Travaglio ha troppo spazio in TV è un insulto al buon senso. Proprio in questo periodo in cui si vedono Filippo Facci (bugiardo e piuttosto incapace, ma belloccio e molto telegenico), Paolo Liguori (moderato come un crampo in quel posto), Paolo Del Debbio (opinionista tra la gente, che puntualmente vira a proprio favore) e altri giornalisti prezzolati in tutte le salse, dire che Travaglio ha molto spazio è da idioti: in Mediaset non appare nemmeno da morto, in RAI appare una volta a settimana, e in qualche ospitata. Non la vedo, francamente, questa sovraesposizione.
Dà, come sempre, l’idea del pretesto per ambire ancora una volta a spartirsi la RAI, a cacciare qualche voce fuori dal coro con la scusa patetica della mancanza di rispetto verso le istituzioni e dell’uso criminoso del mezzo pubblico. Tutte cose già sentite, tutte cose cui questa volta nessuno si opporrebbe. Continua…
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buttato dentro il 26 Aprile 2008 |
alle ore 11:19 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio ferrari, foibe, gesu, giorgio napolitano, liberazione, luca di montezemolo, natale, papa, pasqua, pierino, salo, silvio berlusconi, walter veltroni |
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Il “ma anche” non è solo veltroniano. Lo hanno fatto loro anche Berlusconi e Napolitano. Il primo ha dichiarato che occorre ricordare la liberazione, ma anche i ragazzi di Salò, ma anche le foibe. Il secondo ha ripetuto più o meno la stessa cosa.
Ma ve lo immaginate il Papa che a Pasqua dice “festeggiamo la risurrezione di Gesù, ma anche la sua nascita”, come se fosse Natale? O Montezemolo che festeggia il mondiale della Ferrari appena vinto, ma anche quello dell’anno scorso? O Pierino che festeggia il compleanno, ma anche quello di Giovanni, che cade due mesi dopo ma sennò, poverino, si offende?
Ieri era la festa della liberazione. Il giorno del ricordo per le foibe è un altro giorno, e in quel giorno nessuno se ne uscirebbe con un monito “oggi ricordiamo anche le vittime dei lager e i partigiani”, perché verrebbe sbeffeggiato.
Pare un concetto semplice, ma anche no.
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buttato dentro il 15 Aprile 2008 |
alle ore 17:32 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alessandra mussolini, alfonso pecoraro scanio, alitalia, antipolitica, beppe grillo, casta, cesare previti, ciriaco de mita, clemente mastella, confindustria, daniela santanche, elezioni, enrico boselli, ero, europa, fasmismo, fausto bertinotti, francesco rutelli, francesco storace, franco giordano, gianni de michelis, giorgio napolitano, giuliano ferrara, giuseppe ciarrapico, il foglio, irlanda, la 7, malpensa, marcello dell'utri, maurizio gasparri, paolo ferrero, parlamento, partito democratico, pil, roberto calderoli, romano prodi, silvio berlusconi, umberto bossi, unione europea, vincenzo visco, vladimir luxuria |
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La serie di post “L’inizio della fine” che, molto salturiamente, ha raccolto l’ascesa del grillismo e la caduta del governo Prodi, le elezioni e il ritorno di Silviuccio, si conclude qui. Almeno per il momento.
In poco più di un mese, il quadro politico è letteralmente crollato: la fine per molti, ma non esattamente la stessa fine che molti elettori “anti-casta” si auguravano. Segno ancora una volta dello scollamento della capi dalla base, del masochismo di alcuni parti politiche, della relatività delle leggi elettorali e della scomparsa delle ideologie fini a sé stesse (finalmente non esisterà in Parlamento il partito del no, non ci sarà chi parla di abolizione della proprietà privata e magari tra qualche anno avremo una sinistra vera e moderna). Per la destra non vale lo stesso discorso (ancora troppi delinquenti in Parlamento, troppi fascisti, troppi conflitti di interessi), ma non si può avere sempre tutto…
Detesto Grillo, come avrete capito in questi mesi, e l’antipolitica, ma non posso però che essere felice per tutti questi leader politici di cui ci siamo liberati: Fausto Bertinotti (secondo le vane promesse, avrebbe dovuto lasciare due anni fa); Alfonso Pecoraro Scanio (l’ecologismo e il suo contrario in una sola persona); Enrico Boselli («il Paese non può vivere senza socialisti»: si è visto); Gianni De Michelis (uff… che fatica… è ricco di famiglia e ha sempre un salvagente); Ciriaco De Mita (uff… che fatica… risuscita sempre il terzo giorno); Clemente Mastella (un addio tutt’altro che definitivo, ahimé); Francesco Storace (il tergicristallo della destra), Franco Giordano (komunista!), Francesco Rutelli (alleluia!). Continua…
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buttato dentro il 11 Aprile 2008 |
alle ore 19:09 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie demenza giovanile, politica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio disgusto, elezioni, silvio berlusconi, susanna petruni, tg1 |
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Stasera il Tg1 ci ha deliziato con un lungo collegamento con la schierata Susanna Petruni, attorniata da un gruppo di giovani urlanti e plaudenti, con un’intervista inginocchiata a Berlusconi, nella quale gli stessi ragazzi applaudivano e urlava al sommo. Meno male che siamo in par condicio: disgustorama…
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buttato dentro il 25 Marzo 2008 |
alle ore 20:06 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie dio, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio cattolicesimo, islam, magdi allam, moderati, papa, populismo, roberto calderoli, silvio berlusconi, umberto bossi, vaticano |
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«Ora sono cattolico, perché non esiste un islam moderato».
«Non si può parlare di islam moderato ma piuttosto di musulmani moderati, poiché il dialogo è possibile solo con chi, in partenza, aderisce ai valori assoluti. Primo fra tutti la sacralità della vita. E’ il principio fondamentale: ma la vita è oltraggiata e villipesa al punto che, per alcuni, come i terroristi suicidi, la massima spiritualità cui ambire è la morte».
Ho sempre pensato che Magdi Allam fosse in malafede. Per cui, ogni critica su di lui mi è impossibile, sono prevenuto. E’ inutile che dica che trovo di cattivo gusto l’ostentazione della fede, trovo ripugnante che il Papa si presti per questi teatrini, trovo controproducente che un neo-cattolico convertito spari a zero sulla sua religione precedente.
Non mi spingo troppo oltre: trovo però sporco e indecente che una persona che si spaccia come “intellettuale” possa dire tante cose false in così poche righe. Tanto qualunquismo, odio, doppiogiochismo. Quelle parole le può dire un Bossi, un Berlusconi, un Calderoli: populismo come materia prima per la disinformazione, che alimenta odio e rancore. Ben poco cattolico, come atteggiamento. Ma se le stesse cose le dice un egiziano, un islamico, un arabo, beh… è triste. Vergognoso.
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buttato dentro il 10 Marzo 2008 |
alle ore 13:11 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio elezioni, francia, italia, jose luis zapatero, mariano rajoy, partito democratico, silvio berlusconi, spagna |
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Ieri, in Spagna, ci sono state le elezioni politiche. Chiusi i seggi alle 20, alle 20.05 il primo exit poll dava già un quadro realistico della situazione. Le prime proiezioni, poco dopo, presentavano una maggioranza, una minoranza, qualche altro partitino. Alle 22, Zapatero era già in piazza e Rajoy ammetteva la sconfitta senza farne drammi, e premettendo di volersi ritirare dalla politica dopo la sconfitta.
Ieri, in Francia, ci sono state le elezioni amministrative. Chiusi i seggi, la mattina dopo il quadro è chiaro, i risultati definitivi e tutti sono pronti per il secondo turno.
Amerei poter scrivere la stessa cosa tra meno di due mesi di un altro dei grandi Paesi europei. Ma non mi illudo.
PS: Berlusconi è veramente forte. Fisicamente, intendo. Dopo che lo ha fatto lui, ho provato pure io a strappare il programma del PD. Ma è troppo spesso, non ci riesco proprio…
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buttato dentro il 6 Marzo 2008 |
alle ore 12:21 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio governo, romano prodi, silvio berlusconi, walter veltroni |
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Può attaccarlo perché le idee che propone sono trite e ritrite, può attaccarlo perché le sue idee su lavoro e impresa sono poco liberiste, può attaccarlo perché mettere in lista donne e giovani esclusivamente (o quasi) in posizioni in cui non verranno eletti è una mossa propagandistica, può attaccarlo per gli errori (?) del governo Prodi, può attaccarlo per le scelte economiche e fiscali…
Ma una cosa che non può proprio fare, è fare a gara a chi ha il naso più lungo…
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buttato dentro il 14 Febbraio 2008 |
alle ore 13:32 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio destra, italia, meno male che silvio c'e, moderati, silvio berlusconi, sinistra |
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«Non ho interessi politici, ma meno male che Silvio c’è».
«Noi moderati abbiamo vinto. E’ una caduta di stile della sinistra».
«Noi non facciamo comizi come la sinistra. Siam moderati».
Ora: dire che si è di destra, nel nostro Paese, è troppo complicato? Evitare di sostenere che le proprie posizioni siano moderate e “normali”, “non come quelle della sinistra”, fa schifo? Dire che si è politici, è così scandaloso? Dire che si lavora per un politico anziché mentire, fa stare meglio?
Ecco, se a tutti voi fa proprio così schifo dire “destra”, dite “centro-destra”…
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buttato dentro il 13 Febbraio 2008 |
alle ore 20:18 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie notizia del giorno, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio elezioni, silvio berlusconi, tg1, walter veltroni |
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Berlusconi è stato poco fa al Tg1. Pacato, ha ringraziato zio Walter, sembra proprio cambiato. Ma è riuscito a concentrare più bugie nei suoi 3 minuti che in tutto il resto del telegiornale. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio… Ah, poi il pelo se lo trapianta.
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