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buttato dentro il 28 Dicembre 2006 |
alle ore 21:20 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, grand hotel billia, luciano caveri, patois, politica, saint-vincent, torgnon, union valdotaine, valle d'aosta |
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Nella conferenza stampa di fine anno del Consiglio e della Giunta regionale della Valle d’Aosta, l’impegno maggiore dei nostri amministratori, oltre a fornire soltanto dati positivi e cifre “buone”, è stato quello di eliminare da ogni immagine o filmato e di non citare mai a voce “Perrin”, termine valdostano tipico di Torgnon, da pronunciare perrèn, che significa grossomodo, secondo l’enciclopedia “Trèi Tseun” “Senatore della Repubblica italiana che ha rotto le uova nel paniere all’Union Valdôtaine”.
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buttato dentro il 23 Agosto 2006 |
alle ore 9:40 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alberto cerise, alder tonino, ambientalismo, aosta, charvensod, cogne acciai speciali, comboe, democratici di sinistra, democrazia cristiana, ennio subet, etroubles, guido grimod, legambiente, palazzetto dello sport, partito comunista, partito liberale, trasporto pubblico, union valdotaine, valle d'aosta, vittorio sgarbi |
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Ennio Subet, sindaco di Charvensod. Alberto Cerise, assessore regionale ai lavori pubblici. Guido Grimod, sindaco di Aosta.
Sono soltanto tre delle persone che negli ultimi tempi stanno confondendo il “buon senso” con l'”attacco personale”, il “parere personale” con l'”opposizione politica”. Finiti i tempi in cui l’opinione di un partito “nazionale”, fosse la DC, il PCI o i liberali, veniva tacciata come “anti-valdostana” ancora prima di essere sentita, oggi il nuovo spettro è il complotto. Continua…
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buttato dentro il 27 Luglio 2006 |
alle ore 18:51 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio casa della liberta, dario frassy, enrico tibaldi, gazzetta matin, massimo lattanzi, nutella, rai, union valdotaine, valle d'aosta |
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Alcune voci sono circolate in seguito all’ultima seduta del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta. In quest’occasione, ripresa soltanto dalla redazione locale della RAI e dalla Gazzetta Matin, settimanale locale, è stata inscenata da parte dei tre eletti della Casa delle Libertà, una protesta singolare: Frassy, Tibaldi e Lattanzi non si sono seduti ai propri banchi, ma sono rimasti in piedi durante la prima parte del dibattimento, sottolineando con questo comportamento l’attaccamento alla poltrona manifestato dall’Union Valdôtaine, rea di aver messo in piedi un pietoso teatrino per la spartizione delle poltrone di alcuni prestigiosi incarichi (aziende pubbliche, assessorati, ecc…).
Questo mio intervento per smentire, dunque, le voci che sostenevano un’abbuffata di Nutella da parte dei tre: non era un foruncolo, era una nobile causa.
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buttato dentro il 11 Aprile 2006 |
alle ore 21:21 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio desarpa, montagna, transumanza, union valdotaine |
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Le mandrie abbandonano ad inizio giugno gli insediamenti invernali per iniziare la salita che le porterà agli alpeggi al culmine dell’estate, in cerca dell’erba più fresca e per mantenere un equilibrio ecologico che solo l’uomo è capace di garantire.
Partono tutti, sanno di dover partire: è inevitabile per il bene della montagna, per il bene delle mandrie e per il bene delle tasche degli allevatori.
Prima verso i masi più bassi, e poi sempre più su, man mano che passa il tempo.
Al termine dell'”in-arpa”, la desarpa, a metà settembre, fa tornare gli alpigiani a casa ed è una festa per chi è rimasto a valle: per un altro anno ci saranno formaggio e latte. Continua…
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buttato dentro il 22 Febbraio 2006 |
alle ore 21:07 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, luciano caveri, roberto louvin, silvio berlusconi, union valdotaine, vallee d'aoste vive, valpelline |
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“Scriviamo L. Caveri, così ci contiamo!” è il diktat del capogruppo dell’Union Valdôtaine in Consiglio Regionale per le votazioni segrete del Presidente “riciclato” Luciano Caveri. Qualche genio riesce a scrivere sulla scheda “Elle Caveri”.
Meno male che non era un voto a fare la differenza. Pochi minuti dopo, il riconfermato Presidente richiama all’ordine l’opposizione, tacciandola di anti-autonomismo: dovevate votarmi, se qualcosa fosse andato storto rischiavamo il commissariamento con qualche amichetto di Silviuccio in cattedra.
Prendersela con l’ignoranza e la grettezza di qualche suo collega era troppo difficile.
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buttato dentro il 21 Novembre 2005 |
alle ore 20:05 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio augusto rollandin, bataille des reines, milano, union valdotaine, valle d'aosta |
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La Bataille des Reines (per i non aborigeni valdostani, un tradizionale e naturale combattimento tra mucche strumentalizzato a fini politici) avrà la propria lotteria, una delle 4 lotterie nazionali del 2006.
Il Senatore Rollandin e la “sua” Union Valdotaine esultano. A noi poveri pirla non ne può fregare di meno. Ci piacerebbe di più poter uscire di casa senza morire per lo smog “peggio che a Milano”, poter fare due passi in un parco urbano, poter viaggiare su un treno caldo e puntuale, poter assistere ad uno spettacolo teatrale o a una partita di basket senza far la fine delle sardine
A volte la politica è poco pragmatica…
O meglio, ha obiettivi diversi:
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buttato dentro il 16 Aprile 2005 |
alle ore 11:20 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio albergo, editto bulgaro, europa, europarlamento, fabio fazio, istat, italia, lilli gruber, media, michele santoro, nichi vendola, regime, roberto mancini, sciuscia, sofia, tir, union valdotaine, uniti per aosta, università, wojciech jaruzelski |
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Ho assistito ieri sera ad Aosta, in uno squallidissimo albergo chiuso per anni e in fase di riapertura, ad un dibattito al quale ha partecipato Michele Santoro. Invitato da Roberto Mancini e da una lista che parteciperà alle prossime elezioni comunali, Uniti per Aosta. Tema la libertà, Santoro ha spaziato dall’Europarlamento, alla crisi del berlusconismo, al successo di Vendola, ai suoi Sciuscià, per arrivare, da profano, ai problemi valdostani.
Ha parlato di regime, ridimensionando l’orwelliana prosopopea (ho imparato questa parola ieri sera da Mancini) fatta da alcuni uomini di sinistra. Il regime esiste, ma è mediatico. L’appiattimento generale dei contenuti e le epurazioni bulgare del nostro giovane premier da Sofia minano il libero arbitrio e la libertà di scelta portando ad un pensiero unico su 6 reti (o 7). Non c’è più contrapposizione, non c’è più libertà tanto che l’ottimo Fazio sembra compiere azioni eroiche quando invita Lilli Gruber (o, aggiungo io, Jaruselski) alla propria trasmissione. Non c’è più intelligenza, altro che ricerca. E il nostro Paese è fermo, immobile. Perde vitalità e si riempie le narici di robaccia.
Un parallelo che può essere attuato anche a livello locale: monopolio dell’informazione, assoluto delirio dello spirito critico, sopito sotto strati e strati di “va bene così” e di persone che, in fondo, “l’é tan brao”…
Aosta è città turistica solo per l’ISTAT. Non c’è la formula magica, dice Mancini. Ma qualcosa bisognerà pur fare. L’Università non è libera, caso unico in Italia (e, aggiungo io, in Europa). Il centro cittadino è invaso da più camion dell’autostrada. Nessuno però ha la voglia di drizzare la schiena (ormai quasi tutti l’hanno piegata, non come Santoro), alzarsi e alzare la voce.
Santoro conclude replicando all’immancabile domanda “tornerà in tivì?”. Lo fa citando una celeberrima puntata di Sciuscià – Emergenza guerra in cui l’hanno fatta da padrone i punti interrogativi. Il suo obiettivo era rivoluzionare il modo di fare politica e attualità in televisione, quando non era ancora sintonizzata a reti unificate sulla demenza. E lascia il pubblico valdostano con un altro punto interrogativo. L’Union Valdotaine è imbattibile, punto interrogativo?
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