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buttato dentro il 3 Maggio 2008 |
alle ore 11:14 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, musica, politica, tivì |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alberto sordi, mene, raitre, rap, scultore, valdomedio, valle d'aosta |
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Oggi, alle 12.45 circa, su Raitre (in Valle d’Aosta), lunga intervista a Mene, AKA Valdomedio, AKA colui che ha conquistato un sacco di spazio mediatico senza aver fatto nulla più di tanti onesti rapper.
A seguire, telecronaca blog.
Ebbene, Mene ha parlato a ruota libera per 4-5 minuti, spaziando sulla sua musica, sui suoi progetti, e soffermandosi a lungo sulle idee: con questa intervista ha tolto la maschera. Mene non è “Valdostano medio”. La satira si è fermata lì, la critica è proseguita.
Nonostante ciò che ha dichiarato più volte (“la mia è soltanto satira” e “non faccio politica”), si può dire che il pensiero sia evoluto: la satira di Valdomedio è acqua passata, ora Mene porta avanti convinto la critica sociale che ha messo in atto. Ritratto quindi in parte ciò che avevo pensato su “Valdostano medio”: è un’allegoria, una satira a tutti gli effetti, ma il pensiero dell’autore va oltre, ed è un tantino distorto. Di questo è molto convinto, si ritiene appoggiato dai coetanei, e si può credergli facilmente: il disagio per tradizioni non condivise, il fastidio per alcuni aspetti che fanno di una parte della Valle un’entità rimasta ferma ad una cinquantina di anni fa era forte anche quando io stesso avevo quell’età. Continua…
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buttato dentro il 14 Aprile 2008 |
alle ore 12:05 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, musica, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio italia wave, mene, musica, rap, valdomedio, valle d'aosta |
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Sulla “vicenda Mene Aka” (1 e 2), continuano ad arrivare commenti (pochi, ma più del solito) e addirittura un’email, fatto quasi inedito. Continuo a non capire tutto questo clamore per una canzone non eccezionale (sentita l’altra sera live alle selezioni di Italia Wave, se nessuno l’avesse portata agli onori della cronaca non si sarebbe nemmeno notata), un rappettino semplice e non un’analisi socio-culturale, che caricaturizza una parte di popolazione valdostana. Chi, tra i valdostani si sente offeso, lo merita: l’ottusità non è mai un pregio…
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buttato dentro il 4 Aprile 2008 |
alle ore 8:52 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio ecoterrorismo, inceneritore, palais aosta, roma, valle d'aosta |
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Il livello del confronto politico, in Valle d’Aosta, è sceso parecchio da molti anni. Ora però siamo a livelli da oratorio, mancano solo “tuo fratello puzza” e “lo dico alla maestra“. L’ultima è fresca fresca: se si è contrari alla costruzione di un inceneritore, incastonato nel bel mezzo di una valle alpina al centro della zona più popolata, si è ecoterroristi. A me sembra il contrario, ma si sa che io sono strano…
Anziché valutare nel merito la proposta, si va subito a screditare l’avversario (così come era successo per la nuova regolamentazione per l’artigianato di tradizione, l’ospedale, il casinò, il palais Aosta) anziché dibattere la questione, discuterne.
Per completare il bel quadretto, manca solo un panzone anti-abortista e un transessuale, e poi il teatrino può rivaleggiare con Roma in piena dignità.
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buttato dentro il 15 Marzo 2008 |
alle ore 12:29 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aiat, cleto benin, elezioni, eurotravel, popolo della liberta, turismo, valle d'aosta |
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Cleto Benin, imprenditore e capo supremo di Eurotravel, ha aperto la campagna elettorale come candidato del PdL: «In Valle d’Aosta non c’è mai stata una programmazione in campo turistico». Lo dice da anni, supportato da esperti valdostani, nazionali e internazionali, e ha proposto anche numerose soluzioni per risolvere il problema: l’uscita dalla Regione dal mercato turistico, un miglioramento delle condizioni dell’accesso al credito, una regia unica che pianifichi realmente lo sviluppo. Inutile dire che tutte queste proposte sono state finora inascoltate: la Regione, oltre a possedere quasi tutte le aziende degli impianti di risalita e di trasporto, diventa anche albergatrice; il sistema bancario è provinciale e inadatto, le banche locali supportate dal potere anziché migliorare la concorrenza la ostacolano; il progetto del centro unico per la promozione e l’informazione turistica è arenato da anni, e così ci si presenta con un assessorato regionale piuttosto confuso nelle politiche da perseguire, 11 AIAT e 11 consorzi degli operatori spesso in conflitto tra loro, gli assessorati comunali e i portatori di interesse a dare aria alle braci.
Tutto giusto, tutto molto bello. Peccato che la destra, anziché proporre soluzioni per l’economia, puntare sul liberismo e porsi come alternativa seria al potere attuale, la butti in caciara parlando a sproposito di libertà negate, di riforme del lavoro, di politica estera.
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buttato dentro il 13 Marzo 2008 |
alle ore 12:01 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, economia, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 2005, agricoltura, allevamento, aosta, autonomia, bilancio sociale, bim, casino de la vallee, cva, gazzetta matin, governance, informazione, internet, luca mercanti, luciano caveri, politica, poste italiane, propaganda, turismo, valle d'aosta, welfare |
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Un anonimo mi aveva chiesto, in un commento, un post sul “Bilancio della XII legislatura”, che l’amministrazione regionale ha inviato a tutte le famiglie valdostane in occasione della chiusura del quinquennio (e in vista delle elezioni, puntini di sospensione…). Lo avrei fatto volentieri, come già avevo fatto con il “bilancio sociale” del comune di Aosta, nel 2005.
Ma non ho ricevuto nulla: a casa mia, nessuno ha visto niente. Luca Mercanti, sulla Gazzetta Matin di lunedì, sottolineava proprio, oltre all’eterno dubbio “è propaganda o informazione” che chiunque si pone di fronte a questo materiale promozionale, l’inopportunità di inviare con soldi pubblici uno strumento che, alla fine, non raggiunge le famiglie. «Qualche famiglia se l’è trovata nella buca delle lettere, altre in pile sopra la cassetta condominiale, altre ancora non l’avranno neanche ricevuta».
Così mi è venuto il dubbio cruciale: non sarà mica nella cassetta della pubblicità, dove nessuno guarda mai e che è sempre piena di spazzatura? Esatto, era lì.
Anzi, erano lì: su dodici famiglie, nel mio condominio non lo aveva ancora preso nessuno: insieme ad Ecolo, ad alcune buste CVA e BIM sul risparmio energetico e sul riciclaggio dei rifiuti. Spazzatura?
Inizio dalla copertina: bilancio sintetico della XII legislatura. Legislatura travagliata, forse la peggiore dopo quella della “crisi del fil di ferro” – casualità vuole che anche in quell’occasione il presidente si chiamasse Caveri. Legislatura che ha visto due esecutivi, molti avvicendamenti in giunta: l’esecutivo attuale, che è autore dell’opuscolo, avrà riconosciuto l’operato della giunta precedente, che è ora opposizione, avrà fatto un minestrone di tutto o si sarà preso anche i meriti della giunta precedente?
Al termine della lettura, il dubbio non è chiarito. Di politica non si parla, non si parla di scelte, si parla di risultati e soltanto di quelli positivi. Non si toccano temi importanti, come l’industria, l’agricoltura (se io fossi un allevatore, sarei piuttosto deluso), non si parla se non marginalmente di turismo. Continua…
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buttato dentro il 10 Marzo 2008 |
alle ore 20:06 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, notizia del giorno, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio alessandra mussolini, azione sociale, barletta, cassazione, democratici di sinistra, lega nord, partito democratico, popolo della liberta, union valdotaine, valle d'aosta |
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Sono state depositate le liste per il collegio uninominale valdostano, l’unico sopravvissuto in Italia, i cui voti (ingiustamente, ma quello è un altro discorso) non contano per le cifre elettorali nazionali.
La sorpresa, è che a fianco delle liste previste, ci sono i DS.
A fianco di Vallée d’Aoste (autonomisti valdostani centristi, tra cui l’Union Valdôtaine), “Galletto” (sinistra, PD, altri autonomisti), PdL, Azione Sociale (unico caso in cui la Mussolini appoggia un candidato al di fuori del PdL), Lega Nord, si presentano i fantomatici DS, che esprimono due candidati, nientemeno che il presidente e il segretario nazionali, entrambi di Barletta, con il simbolo ufficiale dei DS, ovviamente al di fuori del PD.
Ebbene, se a livello nazionale sono stati fermati dalla Cassazione nei giorni scorsi, e saranno probabilmente bloccati anche nel tentativo aostano, in Valle la farsa non suona del tutto nuova, dopo che per quasi sei mesi abbiamo vissuto con un doppio gruppo PD in consiglio regionale (PD “ufficiale” e “Per il PD”, due dissidenti filoautonomisti).
Questi DS “finti”, la Cassazione li fermerà.
Chez nous, il PD finto (senza virgolette) è vissuto impunemente, senza che i vertici del partito “vero” potessero o volessero farci nulla…
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buttato dentro il 9 Febbraio 2008 |
alle ore 17:43 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio antonio di pietro, governo, lorella vezza, partito democratico, regione, renouveau valdotain, rifondazione comunista, sinistra, union valdotaine, valle d'aosta, vallee d'aoste vive, verdi |
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Lorella Vezza e altri tre esponenti di Renouveau Valdôtain hanno abbandonato il movimento, in piena contestazione con il nuovo gruppo dirigente. Fino a ieri la Vezza era la coordinatrice, e dettava le linee da seguire per tutti. Appena cambia il coordinatore, di un partitino appena nato, scappa la redazione del giornale di partito e buona parte dell’ex vertice.
Ora, se si fonda insieme un partito, un motivo ci sarà: convenienze, amicizie, ideali, coraggio, voglia di mettersi in discussione. Come può la motivazione durare per nemmeno un anno? Come si può pretendere che l’alleanza che si candida a governare la Valle d’Aosta per i prossimi cinque anni sia basata su un movimento come questo, dove un giorno si parte, tutti assieme, e dieci giorni dopo ognuno è già per la propria strada? Con quali credenziali si potrà rivolgere agli alleati, che già di per sé di problemi ne hanno a sufficienza?
Mettendo insieme un Partito democratico spezzato in due (area filo-sinistra e area filo-Union Valdôtaine), un Renouveau spezzato in due (area filo-sinistra e area filo-Union Valdôtaine?), una Vallée d’Aoste Vive che pesa come il due di picche e una sinistra radicale che propone centinaia di posizioni diverse (da Di Pietro, addirittura lui, a Rifondazione, dai Verdi alla sinistra critica) si vuole creare una vera alternativa al potere, logoro e inefficiente, che c’è ora.
Interessante, ma chi ci crede?
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buttato dentro il 4 Febbraio 2008 |
alle ore 20:16 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio demenza senile, eugenio scalfari, la repubblica, tav, valle d'aosta |
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Ieri, Eugenio Scalfari sulla Repubblica, nella solita messa cantata della domenica, lunghissima e con pochi concetti, pure confusi, è riuscito a parlare dell’insorgenza contro la TAV in Valle d’Aosta. Ora, ad 84 anni, non sarebbe davvero l’ora di passare la mano?
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buttato dentro il 21 Gennaio 2008 |
alle ore 21:23 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, casta, elezioni, governo, roberto nicco, roma, sinistra, union valdotaine, valle d'aosta |
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Con la crisi di governo (alle porte) e le elezioni anticipate (dubito ci saranno), Roberto Nicco e Carlo Perrin torneranno a casa. Difficilmente torneranno a Roma. Forse da turisti, non da parlamentari: l’Uv si gabba una volta sola, lo insegna la storia. Finora.
L’unica alternativa alla “balena rossonera”, pare il centrosinistra. Sgangherato e quasi allo sbando, perde i pezzi prima ancora di averli messi assieme. Distinguo e chiacchiere, invece di progettare. Ha un passato ideologico, che si porta dietro pregiudizi, non ha un programma, soprattutto non ha le persone, i volti che a livello locale fanno la differenza: Perrin e Nicco?
Forse, tornando a casa, i due prodi potranno cambiare la sitazione: senza pensione da parlamentari (ecco i miei dubbi sulle elezioni anticipate, la casta è pur sempre casta…) e senza poltrona, pur avendo consenso e ampio seguito. Un cambiamento inatteso in vista delle regionali di maggio.
Pancia a terra e pedalare.
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buttato dentro il 9 Gennaio 2008 |
alle ore 18:12 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio inceneritore, luciano caveri, napoli, rifiuti, valle d'aosta |
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Oggi un amico, esponente della sinistra antagonista (o forse della destra neofascista), mi ha scritto: «Mi ha chiesto Caveri se hai spazio in garage che ti deve mettere delle cose…»
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